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San Michele, Vasto è in festa per il suo Patrono

Celebrazioni religiose ed appuntamenti popolari nel tradizionale programma degli appuntamenti

redazione
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San Michele Arcangelo: Vasto è in festa per il suo Patrono.

'Data rossa' nel calendario cittadino, scuole e uffici chiusi e, come da tradizione, una serie di appuntamenti religiosi e popolari a far da cornice alla sempre sentita ricorrenza.

Alle ore 11 del 29 settembre, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, si terrà la solenne celebrazione religiosa presieduta da monsignor Bruno Forte, arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, che il giorno successivo tornerà per presiedere la processione di ritorno della statua dell'Arcangelo nella chiesa di San Michele (prevista dopo la funzione delle 18).

Nel programma degli eventi da segnalare i concerti della Vasto Wind Orchestra (alle 9,30 e alle 20 al Cortile di Palazzo d'Avalos) ed il concerto dei Dirotta su Cuba (alle 22) in piazza del Popolo.

VASTO E IL SUO PATRONO - Il legame e la devozione di Vasto verso San Michele risale a tempo immemore: “Ogni qualvolta una calamità colpiva o minacciava di colpire la nostra città – ricorda Lino Spadaccini, cultore di storia locale -, il popolo acclamava a gran voce la protezione dell’Arcangelo Michele.

In particolare si ricordano due episodi. Il primo nel 1805, quando per l’esplosione di un vulcano nel vicino Matese, si sentirono ripetute scosse telluriche, che causarono ingenti danni in molti paesi limitrofi, ma non nella nostra città.

Altra circostanza, ben più terribile, avvenne tra il marzo del 1817 ed il gennaio del 1818, quando un’epidemia costò la vita ad oltre 2.500 persone. Solo grazie al prodigioso intervento dell’Arcangelo la malattia venne scacciata. Proprio in seguito a quest’ultimo evento, mentre la popolazione era raccolta all’interno della chiesa di San Giuseppe, dov’era esposta la statua dell’Arcangelo Michele alla venerazione dei fedeli, venne pubblicamente richiesta la sua elezione a protettore principale della nostra città.

E solo dieci anni più tardi, nel settembre 1827, all’interno del Consiglio comunale, venne formulata – conclude Spadaccini - la richiesta ufficiale da inviare al Pontefice Leone XII, per l’ottenimento del patronato di San Michele”.

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