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Costa dei Trabocchi, Comuni 'a braccetto' per recuperare le vecchie stazioni ferroviarie

L'accordo di programma interessa Vasto, Torino di Sangro, Fossacesia e San Vito Chietino

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"Rigenerare” le quattro vecchie stazioni ferroviarie esistenti sulla Costa dei Trabocchi e, quindi, sulla futura pista ciclabile.

L'accordo di programma, tra i Comuni di Torino di Sangro, Fossacesia, San Vito e Vasto, è stato discusso in municipio, a Torino di Sangro, dove è stato presentato anche lo studio di fattibilità.

Il progetto, da 6 milioni 700 mila euro complessivi, si chiama “Sat – Stazioni per l'accoglienza turistica” e ha lo scopo di riqualificare quei luoghi che, per oltre un secolo, sono stati punti di partenza e di arrivo per treni e passeggeri.

“Un lavoro necessario e fondamentale – è stato spiegato durante l'incontro – che va a completare la nascitura Via Verde e a fornirla di servizi per quanti, percorrendola, vorranno fruire e godere appieno delle bellezze del litorale. In primo piano recupero, valorizzazione, sostenibilità e salvaguardia dell'identità dei territori”. 

 Al momento le stazioni - considerate una sorta di cerniera tra la zona marina e centri storici, paesi dell'interno e città - sono ancora di proprietà delle Ferrovie dello Stato; i Comuni le hanno in comodato d'uso, con opzione di riscatto. Per la loro acquisizione - dai primi calcoli effettuati - occorreranno circa un milione 925 mila euro. Gli edifici sono attualmente in condizioni di inutilizzabilità, perché nell'abbandono e nel degrado, anche strutturale: per la loro risistemazione occorrono 3milioni 387mila euro. Gli elaborati illustrati nascono dalle idee di un pool di tecnici, coordinato dall'ingegner Italo Bona e formato da Luciano De Nardellis, Alessandro Cipressi, Mimma Colanzi, Nicola Ranalli e Antonella Rossetti

Infopoint, centri di accoglienza turistico-sportiva, bar e ristorazione, aree culturali e di relax, palestre a cielo aperto, piccoli mercati ittici, centri di documentazione, “albergabici”, officine per biciclette, sale espositive, locali per il co-working, spazi aggregativi, biblioteche: queste, in linea di massima, le attività pensate per i quattro fabbricati: 550 metri quadrati per Fossacesia; 852,65 per San Vito; 689,70 per Torino di Sangro; 782 per Vasto, per un totale di 2.874,45 metri quadrati.

“Le destinazioni degli immobili sono indicative: esse, a mano a mano, saranno esaminate tenendo conto delle esigenze di ogni singola realtà”. Attorno al tavolo i sindaci Silvana Priori (Torino di Sangro) ed Enrico Di Giuseppantonio (Fossacesia) e i vice sindaci Lorenzo Staniscia (San Vito) e Paola Cianci (Vasto). “E' l'inizio di un complesso iter – afferma il sindaco Priori -. Ma da qui si parte per costruire il futuro di questo splendido territorio. Per assicurargli opportunità di sviluppo e ocupazione”.

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