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Iannone si ritira a Le Mans: troppo il dolore alla caviglia

Weekend stregato per il vastese, che punta al recupero per la prossima gara del Mugello

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Non c’è pace per Andrea Iannone. Ancora alla prese con una condizione fisica difficile dovuta al dolore persistente alla caviglia sinistra, a Le Mans il vastese viene costretto al ritiro dopo soli nove giri. Un weekend a dir poco tormentato per “il Maniaco”, che aveva fatto intravedere timidi segnali di risveglio nella giornata di venerdì per poi crollare durante le qualifiche ufficiali - chiuse in ultima posizione per la scelta sbagliata delle gomme - e nella gara di oggi.

La gara - L’avvio in verità era stato incoraggiante per Iannone, che aveva guadagnato quattro posizioni di cui due dovute agli out di Mir e Abraham, scivolati durante il giro di ricognizione e costretti perciò a partire dai box. Il pilota chiude così il primo giro in diciottesima posizione, mentre Marquez difende la prima piazza dagli attacchi di Petrucci. Rossi e Dovizioso invece battagliano per il podio, preceduti però da Miller.

Poi è proprio l’australiano a scatenarsi e a strappare la leadership allo spagnolo, seguito da Dovizioso e Rossi, con Petrucci momentaneamente fuori dai giochi che contano. È lotta tra Miller e Marquez, con i due italiani che cercano di approfittarne. All’ottavo giro Iannone, dopo aver superato Syahrin, è diciassettesimo per effetto delle cadute di Bagnaia e Vinales. Ma la lenta risalita del vastese si interrompe qui, perché il dolore è insopportabile e gli impedisce di proseguire la gara. Vince Marquez con un bel distacco su Dovizioso e Petrucci, autori di una gran lotta nel finale. Quarto Miller, quinto Rossi.

Dopo cinque gran premi, Iannone ha raccolto solo 6 punti ontro i 22 del compagno Espargarò. Prossimo appuntamento il 2 giugno al Mugello, una pista che storicamente ha sempre esaltato il vastese. Difficile l’asfalto fiorentino possa magicamente riaccendere gli antichi fasti; ben più facile immaginare, invece, che il gran premio di casa sarà quasi sicuramente l’ennesima tappa tormentata della sua ormai personalissima e infinita Via Crucis.

(Immagine di copertina tratta da Motorsport).

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