Partecipa a Histonium.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Iannone, l’ultimo atto in Suzuki si chiude senza gloria: caduta e ritiro sotto la pioggia di Valencia

L’acqua prima premia poi punisce il vastese: è addio alla casa giapponese, ora lo attende l’Aprilia

Condividi su:

L’addio di Andrea Iannone alla Suzuki si consuma sotto la pioggia incessante di Valencia e termina con una caduta fatale. Difficile immaginare una conclusione più triste per il pilota vastese, la cui esperienza con la casa giapponese si chiude definitivamente con l’ultima prova della stagionecorsa oltre i limiti dell’impraticabilità. Dopo le cadute continue dei piloti, quando non erano ancora stati completati i tre quarti del gran premio, la direzione gara aveva deciso per la bandiera rossa e per il successivo restart. A vincere il secondo atto del Gran Premio della Comunità Valenciana è stato Andrea Dovizioso, seguito da uno splendido Alex Rins e da un sorprendente Pol Espargaro.

La gara - Discreta la partenza di Iannone, che guadagna una casella, mentre è ottima quella del compagno di squadra Rins, che supera il poleman Vinales e tenta subito la fuga. Il vastese già nel secondo giro si ritrova però in undicesima posizione, con Rins che ha già un largo vantaggio di quasi due secondi e mezzo sugli immediati inseguitori. Iannone intanto comincia a scalare la classifica grazie alla caduta di Aleix Espargaro, il suo futuro coinquilino di box in Aprilia.

Rins ormai è imprendibile e firma anche il miglior giro. Alla quinta tornata, “il maniaco” compare in nona posizione dopo la caduta di Miller, e nel giro successivo supera Zarco e punta Vinales. L’acqua si rivela essere decisamente amica di Iannone: gli out di Petrucci, Luthi e Marquez - altra caduta per lui dopo quella di ieri - incentivano la risalita del vastese, che è in quinta posizione quando i giri conclusi sono otto. Ma, tempo di qualche respiro, la pioggia gli volta le spalle già in curva 12, dove perde il controllo della moto venendo sbalzato irrimediabilmente dalla sella

Quando sono stati completati 15 giri dei 27 previsti, viene esposta la bandiera rossa e decisa la seconda partenza, con la classifica valida al 13° passaggio che vede così i piloti rischierati in griglia: 1. Rins, 2. Dovizioso, 3. Rossi, 4. Pedrosa, 5. Zarco, 6. Nakagami, 7. Bautista, 8. Pol Espargaro, 9. Redding. Al restart, Rins parte come sempre a razzo, ma stavolta Dovizioso riesce a non farlo scappare e a strappargli addirittura il comando. Poi è Rossi a passare lo spagnolo della Suzuki e a portarsi così in seconda posizione, ma, come per Iannone, l'acqua in curva 12 lo tradisce e lo manda sulla ghiaia: a differenza del vastese, il n.46 riesce a risalire in sella e riprendere così la sua gara, terminata con un mesto tredicesimo posto. Dovizioso intanto guida, o sarebbe meglio dire "guada", sicuro fino alla linea del traguardo, tagliata poi da Rins, Pol Espargaro e da un ottimo Michele Pirro.

Un weekend totalmente amaro per Iannone. Anche le ultime qualifiche in divisa azzurra avevano deluso il pilota di Vasto che, dopo aver registrato il miglior tempo nella Q1, non era riuscito a ripetersi in Q2 dove, a causa di una scelta sbagliata sulla gomma anteriore, aveva commesso qualche sbavatura che gli aveva pregiudicato una possibile pole.

Si conclude così un’esperienza vissuta tra molti bassi e pochi alti. Nelle due stagioni in sella alla Suzuki GSX-RR, Iannone, nonostante le iniziali e alte aspettative, ha ottenuto soltanto quattro podi, tutti arrivati in questo campionato. Ora "il maniaco" è atteso da una sfida ancora più proibitiva: quella con l’Aprilia, la cui moto è decisamente meno adatta a lottare per le posizioni che contano. Ma l'importante è partire col piede giusto: come ha detto Max Biaggi, quello tra Iannone e la casa di Noale deve "essere subito amore”, alternative non ce ne sono.

Condividi su:

Seguici su Facebook