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David Riondino incanta il pubblico dei ‘Giovedì Rossettiani’

Il Decameron e la storia del manoscritto a teatro

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Ieri, 14 marzo, la prima serata dei ‘Giovedì Rossettiani’. Ad inaugurare la kermesse musicale, giunta alla sua undicesima edizione, David Riondino e Maurizio Fiorilla con uno spettacolo di musica e parole che ha ripercorso le vicende e la storia stessa del famigerato manoscritto del Decameron.

“E’ ormai tradizione – ha detto il prof. Gianni Oliva in apertura - che questi appuntamenti siano strutturati attorno ad un tema, suggerito da uno spunto o da una frase collegati alla famiglia Rossetti. Quest’anno tocca di nuovo a Christina e le sue ‘voci della sera’, che raccontano storie ed evocano atmosfere musicali, raccontano di gioie e di dolori, di amicizie e di innocenze. Il teatro offre il contesto giusto perché la parola scritta perda la sua forma originaria per diventare recitata diventando così comunicazione diretta, affiliazione condivisa, come intorno ad un focolare.

Un pubblico attento per l’intera esibizione degli artisti che hanno avuto il non facile compito di portare in scena un capolavoro della letteratura, nato come risposta culturale della letteratura a un gravissimo problema sanitario, la peste, che ha causato ripercussioni gravissime e disgreganti sui legami affettivi e la società, così come ha spiegato il professor Fiorilla. Quest’ultimo, infatti, come ha sottolineato lo stesso Riondino, rompendo il ghiaccio col pubblico e dando subito l’idea che sarebbe stata una serata dai tratti fortemente culturali ma anche scanzonati, “non è un bassista che tenta di fare il filologo, ma è un professore di filologia italiana che tenta di fare il batterista”.

Diverse le ballate proposte, Ateliel, Tancredi, Ghismonda, Madonna Filippa e Federigo degli Alberighi, storie tra il tragico e l’erotico affrontate in un alternarsi mai noioso di musica e parole, grazie alla voce femminile dell’attrice Martina Dani e alle note di Paolo Antinori e Massimiliano Chiapperi.

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