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Divulgazione scientifica in musica all'Istituto Mattei di Vasto

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Marco Santarelli, esperto in fisica delle reti e Direttore di un centro di ricerca con sede a Londra, dopo vari interventi sulle tv nazionali, ultima l'intervista su RaiRadiodue con Paolo Calabresi e Sabrina Nobile delle Iene, ha fatto tappa ieri 19 dicembre a Vasto con il suo progetto La Scienza in Valigia promosso nell'area del Vastese in esclusiva da Comma Srl. Anche lo scorso anno un passaggio a Vasto di Santarelli per l'Istituto Palizzi e l'Istituto Rossetti che hanno partecipato alla precedente edizione de La Scienza in Valigia.

Ieri al Mattei circa 150 ragazzi delle I e II Classi hanno preso parte all'iniziativa che nasce da una idea elaborata insieme a Margherita Hack, la famosa astrofisica con cui Santarelli ha collaborato e scritto alcuni libri.

L'idea alla base de La Scienza In Valigia è quella di rendere la scienza alla portata di tutti, di far capire che questa non è una materia astratta ma è presente nelle nostre vite in tutto quello che facciamo nella quotidianeità.

La metodologia di divulgazione è quella degli esperimenti e delle canzoni, pezzi scritti dallo stesso Santarelli e eseguiti insieme a Gionni Di Clemente, chitarrista, e Domenico Candellori, percussionista, uno strumento particolarmente efficace per i giovani poiché la musica spiega i concetti senza renderli complessi o noiosi.

Lo spettacolo è iniziato con la spiegazione del Big Bang accompagnata dalla canzone “Il mago di Cartone” e l'esperimento sull'Atomo, passando per la canzone “Molecole”, un esperimento sulla rete, un ricordo rivolto a Margherita Hack con la canzone che porta il suo nome e un finale acceso con il ritmo della pizzica nel pezzo “No triv” che affronta il tema delle energie rinnovabili.

Non è mancato un importante accenno ai pericoli dei social network per i giovani e l'invito ad essere vigili nel loro utilizzo.

A conclusione, un auspicio a sognare in grande: “Le più grandi invenzioni sono state fatte da chi seguiva l'immaginazione, non l'abitudine” conclude Marco Santarelli.

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