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Assai consegna una lettera aperta al ministro Lorenzin

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L’Associazione Scuole Sicure Abruzzo Italia non si è fatta scappare l’occasione di sottoporre al Ministro Lorenzin in visita a Teramo oggi giovedì 11 maggio la preoccupante situazione dell’emergenza acqua nella provincia di Teramo. E’ stata consegnata nelle mani del Ministro una lettera aperta nella quale viene evidenziata la contraddittorietà e la scarsità delle informazioni date a tutti i cittadini, in particolare ai genitori preoccupati per l’incolumità dei propri figli, chiedendo al Ministro di intervenire perché vi sia  maggiore trasparenza nella divulgazione di ciò che è realmente accaduto.

Di seguito il testo della lettera

Lettera aperta

On. Ministro Lorenzin,

a scriverle questa lettera è un gruppo di genitori abruzzesi,  unitisi nell’ Associazione Scuole Sicure Abruzzo Italia con l’intento di perseguire e difendere  la sicurezza dei propri figli nelle scuole.

Siamo certi che i genitori, la scuola e le istituzioni abbiano lo stesso medesimo compito di fondamentale importanza in ogni società civile ovvero quello di proteggere i più piccoli ed indifesi, di tutelare la sicurezza dei bambini, per questo da mesi ci preoccupiamo di puntare i riflettori sulle condizioni precarie delle scuole del nostro territorio, ben lungi dal potersi definire adeguate alle normative vigenti in materia di sicurezza,.

Ci troviamo oggi ad affrontare una nuova problematica che rappresenta un ulteriore rischio per i bambini, pertanto vorremmo rubare qualche minuto del suo prezioso tempo nella certezza che la questione meriti la sua attenzione.

Poiché il Ministero della Salute promuove e tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse delle collettività, in attuazione dell'articolo 32 della Costituzione, vorremmo chiederle di soffermare la sua attenzione sulla situazione del nostro territorio teramano che, dopo aver fronteggiato, negli ultimi mesi, numerose traversie dovute alle calamità naturali ed all’incapacità delle istituzioni di gestirle, si trova oggi ad affrontare una nuova emergenza, dai contorni tra l’altro misteriosi e non ben definiti.

Nella giornata di ieri, 9 Maggio 2017, un nuovo dramma ha portato scompiglio ed inquietudine nei comuni del Teramano, capoluogo compreso.

Una notizia rapidamente è rimbalzata attraverso testate giornalistiche, internet, social network fino ad arrivare a tutta la popolazione del nostro territorio: poche righe pubblicate sul sito Ruzzo Reti S.p.A. “A seguito dei prelievi effettuati al Traforo del Gran Sasso, l'ARTA ha giudicato l'acqua in uscita non conforme, pertanto il SIAN dell'ASL di Teramo ha disposto l'uso per soli fini igienici. Sino a nuova disposizione è vietato l'uso potabile.”

 L’ARTA ha giudicato l’acqua in uscita non conforme, in quanto sono stati definiti “non accettabile” l’odore ed il sapore dei campioni prelevati.

Superfluo farle notare quanto vitale ed indispensabile sia l’acqua per la nostra sopravvivenza, e quanto la contaminazione della stessa rappresenti una grande minaccia per tutti, in particolare per i bambini, ancor più quando si trovano nelle scuole, lontani dalle nostre accortezze e precauzioni.

Al diffondersi della notizia la popolazione si è mobilitata per l’approvvigionamento di acqua nei supermercati e per un po’ è circolata anche la notizia, non ufficiale, della chiusura delle scuole a causa dell’emergenza.

Oggi, 10 Maggio 2017, il comunicato stampa emesso dalla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Teramo riporta testualmente : “ Nel corso della riunione in Prefettura, presieduta dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso e dal Prefetto di Teramo, l’ARTA ha comunicato i risultati dei sei campioni d’acqua  prelevati, riferendo che -...in base all’analisi effettuata i campioni in esame sono conformi alla normativa vigente-. In ragione di tale comunicazione l’Asl ha informato che: - si revoca la disposizione e l’acqua può essere destinata ad uso potabile….-.

Ci permettiamo di far appello alla sua sensibilità e di comprendere quanto per noi risulti enigmatica una situazione per cui l’analisi di alcuni campioni d’acqua mettono in allarme l’ARTA e la ASL al punto da diramare una nota in cui si vieta l’utilizzo di acqua per uso potabile, mentre a distanza di poche ore dalle analisi successive i valori risultano tutti nella norma.

Ci permetta di mostrare quantomeno la nostra perplessità e di fare appello al principio della trasparenza: trans parere ovvero far apparire, lasciar vedere, lasciar conoscere.

Ebbene, ci faccia conoscere cosa è realmente accaduto, ci dia la possibilità di capire perché riteniamo che sapere sia anche un nostro diritto, in quanto cittadini ed anche e soprattutto in quanto genitori.

I nostri figli domani saranno a scuola, magari utilizzeranno il bagno, probabilmente si laveranno le mani prima di mangiare o potrebbero bere dal rubinetto: ci piacerebbe sapere se, in coscienza, lei si sente realmente di dirci “ non preoccupatevi, non è successo niente”.

Siamo certi che saprà dare al problema l’attenzione che merita.

 

 

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