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GOLFO SENZA VELE? I DUBBI DEL CIRCOLO NAUTICO

a cura della redazione
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Dal Circolo Nautico di Vasto riceviamo e pubblichiamo. Sin dalla sua costituzione, nel 1980, il Circolo Nautico Vasto che statutariamente ''ha lo scopo di promuovere e sviluppare gli sports nautici e la navigazione da diporto in tutte le sue manifestazioni'' con l'affiliazione alle varie federazioni italiane del settore, prima fra tutte la Federazione Italiala Vela, ebbe riconosciuta la sua dignità dal Comune di Vasto che concesse al Circolo la prestigiosa sede dell'ex mercato ittico di Vasto Marina, allora nelle sue disponibilità. Nel tempo il Circolo ha organizzato numerosissime manifestazioni, spesso anche di carattere nazionale, che hanno fatto conoscere la nostra città ai tanti partecipanti e che hanno permesso di inserire la nostra località quale tappa di importanti manifestazioni nazionali, non ultima il Giro di Italia a Vela. Le attività del Circolo, che da sempre contemplano scuola di vela e di surf, hanno sicuramente contribuito ad accrescere l'offerta turistica rendendo disponibili sulla spiaggia attrezzature da diporto nautico ed istruttori velici federali. E non solo, perché da svariati anni il Circolo organizza corsi di iniziazione alla vela ed alla cultura del mare presso i più importanti Istituti Scolastici di Scuole Elementari e Medie. Oggi tutta questa attività viene messa in discussione e se non interverranno provvedimenti immediati verrà a cessare grazie al regolamento attuativo del nuovo Piano Spiaggia in corso di adozione da parte del Comune di Vasto. Nonostante le insistenti e ripetute richieste, anche formali, del Circolo, il Piano Spiaggia, infatti, non solo non individua una indispensabile zona di rimessaggio per i natanti di piccole dimensioni, ma addirittura non riconosce al Circolo il titolo per partecipare al bando per le assegnazioni degli ombreggi. A tal punto il Cnv, pur disponendo di una prestigiosa sede a Vasto Marina, privato della possibilità di uno spazio per il rimessaggio, di un corridoio di alaggio e di una pur minima zona di ombreggio per i dipartisti, spesso giovanissimi, vedrà impossibilitata la sua attività di scuola, di ospitalità sportiva, di organizzazione di regate ed in generale di promozione della cultura velica e marinara. Così i nostri amministratori, tanto solerti frequentatori di BIT, potranno promuovere Vasto come città marinara non di sports nautici, ma di panini ed hot dogs. Non vedremo più le bianche vele nel blu del mare di Vasto? Ci sarà Bandiera Blu che potrà compensare questa perdita e, se vogliamo, questa sconfitta di tutta la città? Ci auguriamo, come cittadini e come appassionati del mare che si riesca a trovare una soluzione di salvaguardia di questo interesse del Circolo ma anche di Vasto.
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