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AUMENTO CANONI DEMANIALI: LE RIMOSTRANZE DEI BALNEATORI

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Monta in Abruzzo la protesta degli imprenditori turistici balneari contro l'aumento del 300% dei canoni demaniali. La Fiba Confesercenti preannuncia ''l'offensiva degli operatori dsle settore verso il Governo, colpevole - afferma il sindacato in una nota - di non avere ancora trovato una equa soluzione all'ormai famigerato aumento indiscriminato del 300% dei canoni di concessione marittima''. La Fiba Confesercenti ha ribadito ''la ferma volontà di respingere qualsiasi ulteriore tentativo di imporre una gabella, capace solo di mettere definitivamente fuori gioco l'offerta turistica proposta dai concessionari di spiaggia italiani, causa l'inevitabile chiusura della maggioranza delle imprese del settore''. ''E' terminato il tempo del dialogo e delle proposte, mentre comincia adesso quello dello scontro e della protesta dura. Sono quasi diciotto mesi - ricorda il sindacato - che si va avanti con incontri, discussioni, promesse, proroghe e ipotesi di soluzioni da noi stessi avanzate. Soluzioni che porterebbero allo Stato forse maggiori introiti rispetti a quelli previsti in Finanziaria. Ad oggi, però, ancora nessuna risposta, con la stagione estiva ormai alle porte e le Regioni e i Comuni che vogliono gia' applicare, anche in assenza di uno specifico provvedimento ministeriale, ai canoni 2005 l'aumento triplicato dell'importo. Temiamo - conclude la Fiba Confesercenti - che dietro questi silenzi vi sia un disegno ben preciso: mandare a casa migliaia di piccoli e medi imprenditori turistici, le loro famiglie, i dipendenti, e favorire l'insediamento di grandi strutture turistiche che si avvalgono di capitali di società interessate ad investire in questo settore''.
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