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Come sta funzionando a Vasto la didattica a distanza?

Qual è la situazione della scuola primaria e secondaria di primo grado?

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In queste settimane i docenti e gli studenti delle scuole italiane stanno vivendo una situazione nuova, le scuole chiuse hanno convertito tutti alla didattica a distanza. Ma qual è la situazione nelle scuole primarie di Vasto? Qual è il punto di vista dei docenti e delle famiglie? Quali difficoltà permangono?

Viene richiesta alla scuola una didattica “a distanza” che sollecita ad attivarsi fuori delle mura scolastiche, cercando di mantenere vive le relazioni tra docenti e studenti, proponendo attività significative che possano suscitare interesse, motivazione e apprendimento, rimodulando le attività didattiche.

Per avere la situazione generale delle scuole di Vasto ho chiesto le considerazioni sulla scuola primaria e secondaria di primo grado alle animatrici digitali: Simona Sabatini per il Comprensivo 1, Emma Columbro per il Comprensivo 2 e Marina Iovacchini per la Nuova Direzione Didattica.

In tutti e tre i casi le scuole hanno attivato delle piattaforme e-learning gratuite per creare classi virtuali e attivare video conferenze.

La Didattica a Distanza ha sicuramente colto tutti impreparati, gli insegnanti si sono trovati spiazzati, senza riferimenti o supporti per rendere viva questa nuova modalità di "fare scuola", tuttavia i docenti vastesi non si sono lasciati scoraggiare. Dopo qualche settimana di assestamento si può dire che tutto sta procedendo per il meglio. Tutti i docenti, sia pure con competenze iniziali diverse, si stanno attivando per restare vicino ai loro studenti utilizzando metodi e piattaforme diverse, con grande abnegazione, professionalità e soprattutto amore. Tutte le scuole ringraziano soprattutto i genitori e le famiglie che si stanno impegnando tantissimo per consentire le attività didattiche a distanza.

Le varie piattaforme usate dalle scuole, tra cui Edmodo, Google Classroom o WeSchool, offrono numerose funzionalità che permettono di collegarsi dal computer, dal cellulare o dal tablet. Sono piattaforme che presentano un’interfaccia grafica intuitiva e permettono di creare ambienti di apprendimento dove gli studenti e gli insegnanti lavorano insieme e si scambiano informazioni.  Si possono facilmente inserire immagini, testi, video, creare gruppi e sottogruppi, creare esercizi e verifiche a risposta multipla, aperta, vero/  falso, con correzione  automatica, cruciverba, corrispondenze ecc.

Inoltre per sopperire il divario inziale di competenze digitali, alcuni docenti più esperti hanno affiancato i loro colleghi per la formazione delle classi virtuali e per spiegare il funzionamento delle piattaforme e non sono mancati i docenti che hanno aiutato i genitori ad attivare app o a iscriversi alle piattaforme digitali.

In tutta la città permangono problemi di connessione, sia perché le piattaforme sono utilizzate dalle scuole di tutta Italia, sia perché sia i ragazzi che i docenti non hanno tutti una connessione a banda larga, oppure le famiglie  hanno più figli che devono connettersi con le loro classi virtuali a volte contemporaneamente o i genitori sono impegnati in attività di smart working e con più utenti connessi si hanno più problemi, soprattutto con lezioni Live . Altra criticità per alcuni ragazzi è la mancanza di dispositivi oppure la possibilità di utilizzare solo un cellulare che permette loro la video conferenza ma non la possibilità di consegnare alcuni lavori multimediali.

Proprio in questi giorni le scuole, dopo un monitoraggio, si stanno attivando per consegnare alle famiglie con più difficoltà alcuni device in comodato d'uso.

Quello che la scuola ha sperimentato in queste settimane è il divario digitale, tra i docenti e tra i genitori, cioè la grande differenza di dotazioni informatiche e le differenti capacità di interagire con esse. C’è chi ha solo un cellulare e usava internet solo per whatsApp o per collegarsi ai Social senza saper neanche scrivere un’email. Chi finora non aveva necessità di acquisire una capacità digitale si è trovato all’improvviso a dover affrontare sfide veramente difficili, impreparati ad affrontare la digitalizzazione. Il digitale è diventato di colpo l’unico modo per fare la didattica a distanza.

Ai docenti con questo nuovo modo di fare scuola si chiede di attivare un processo di apprendimento certamente più complesso a quello precedente, che implica anche la capacità di preparare video lezioni asincrone con vari approfondimenti e lezioni sincrone in Live con l’uso di webcam e microfono che consentono di rivedersi e poter parlare insieme come classe virtuale. Gli ambienti di apprendimento on-line cambiano le coordinate di spazio e tempo nella scuola. Richiedono una competenza specifica da parte degli insegnanti, non solo tecnologica e strumentale ma anche metodologica, una consapevolezza pedagogico-didattica che tenga conto dello specifico ambiente in cui si opera. I docenti si interfacciano con significati nuovi che sono soprattutto emotivi e affettivi e hanno sperimentato che diventa efficace la lezione a distanza se è accompagnata da emozioni positive.

Che ne pensano i genitori?

Abbiamo chiesto a vari genitori della scuola primaria di fare delle considerazioni: Tiziana dice che “quello che stanno facendo gli insegnanti è molto bello e utile per i nostri bambini, perché  così  sentono che la scuola non è  finita, ma che può  esserci un nuovo modo di fare scuola. Quello che potrei evidenziare è che ci sono dei problemi di connessione soprattutto per chi vive in campagna.

Marisa dice: "posso solo elogiare il lavoro di tutti i docenti che in poco tempo sono riusciti a riorganizzarsi per poter continuare il lavoro iniziato a scuola.Il contatto diretto nelle aule scolastiche credo sia fondamentale, soprattutto per i bambini della scuola primaria, ma in questo momento così difficile ci adeguiamo"

Simona invece dice : “la piattaforma scelta è semplice. All'inizio ero scettica, però col passare dei giorni, mi sono resa conto che la didattica digitale è una grande opportunità per i nostri ragazzi. Permette non solo l’apprendimento, ma proprio lo scandire dei tempi, dei ritmi della giornata. I ragazzi sono molto motivati ad andare in Live e a fare i compiti. Ci sono sicuramente problemi di connessione. A volte anche solo il saluto iniziale  è difficile, altre volte tutto si svolge quasi regolarmente, con le insegnanti che seguono passo passo i ragazzi nei loro lavori. I ragazzi mi sembrano quasi più attenti  in questo nuovo modo di fare scuola! Abbiamo scoperto anche una grande dolcezza degli insegnanti! La lezione inizia sempre con un grande messaggio di vicinanza e di tranquillità, e con l'augurio di rivedersi presto! Un grazie davvero a tutti!

Maria Paola dice che "Il digitale per lei non è stata una scoperta, ma in ogni caso ora in piena emergenza è fondamentale, offre l’opportunità di continuare le attività e i programmi, di mantenere rapporti costanti tra bambini e insegnanti e dare modo ai più piccoli e anche a noi genitori, di sviluppare abilità digitali. In questo momento tutti i genitori hanno avuto modo di capire quanto sia importante il ruolo della scuola. Purtroppo esistono anche famiglie che hanno delle difficoltà, non hanno dispositivi informatici, ma sa che la scuola si sta attivando con la dotazione in comodato d’uso di tablet. Pensa che la lezione digitale sia un esperimento utile e interessante. Sotto il profilo umano, perché consente una relazione positiva tra insegnanti e bambini, crea tranquillità, consentendo di rivedersi in Live. Sotto il profilo didattico, perché permette, se pur con ritmi diversi, di proseguire i programmi ma soprattutto di non perdere quanto fatto sino ad ora. Inoltre sta consentendo ai bambini di acquisire la capacità di utilizzo dei mezzi digitali sotto varia forma."

Silvia dice che “sicuramente ad affollare maggiormente la sua mente su questo argomento, sono i timori per le carenze che possono avere i nostri bambini. Poiché il modo che ha un docente di spiegare, di approfondire é sicuramente diverso da quello che possiamo dare noi mamme o papà che proviamo a sostituire o riempire quel "vuoto". La piattaforma digitale permette ai bambini di trovare una modalità nuova di fare scuola,  abbastanza efficace, e di riuscire a seguire e farsi seguire dalle loro insegnanti, andare avanti con il programma e mettersi alla prova. A volte ci sono problemi di connessione, a volte c’è un po' di sovrapposizione con i compiti delle varie insegnanti, ma niente di irrisolvibile a suo avviso. Spera si torni presto alla normalità, sui banchi di scuola, occhi negli occhi. “

Ci auguriamo tutti, docenti e studenti di tornare presto a scuola e sarà sicuramente una festa riprendere le attività scolastiche in un’aula vera, non virtuale, ma sicuramente quest’esperienza ci porterà a modificare le attività didattica prendendo consapevolezza delle potenzialità dei nuovi strumenti digitali. Era ora!?

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