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Il mercato della videosorveglianza in Italia: un’analisi del settore

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La questione della videosorveglianza è sempre fonte di discussioni e di dibattiti, anche in Paesi in cui quella che rappresenta a tutti gli effetti una intrusione nella vita personale degli individui viene accettata con una certa naturalezza. Negli Usa, per esempio, da più parti si avanzano dubbi a proposito della necessità di andare incontro a controlli tanto capillari a cui ci si espone in modo diretto ma in un certo senso poco consapevole. È chiaro, infatti, che controlli di questo tipo si prestano a essere sfruttati da chiunque, criminali inclusi.

Gli investimenti delle aziende

I grandi marchi impegnati nel settore della videosorveglianza non lesinano investimenti per la messa a punto e la creazione di prodotti sempre più all’avanguardia. Tra gli scopi del marketing c’è quello di proporre tali prodotti così che gli acquirenti possano accettarli nel modo più tranquillo possibile. La politica per il momento non ha ancora preso una posizione comprensibile e trasparente in merito: nel frattempo alle aziende non resta altro che proseguire nello sviluppo di prodotti che esercitino un appeal sempre più elevato nei confronti dei consumatori.

I trend del presente e del futuro

La tecnologia dei sistemi di videosorveglianza è in costante cambiamento e si evolve sempre di più: è sufficiente pensare, a tal proposito, ai sistemi di riconoscimento facciale, che con il passare del tempo acquisiscono una precisione sempre maggiore e un’efficacia altrettanto notevole. Tali sistemi permettono di identificare i volti, ma vengono utilizzati anche per permettere l’accesso dei soggetti autorizzati che vengono inquadrati. C’è da prendere in considerazione, tuttavia, il tema della sicurezza informatica: insomma, se da un lato ci si protegge dai criminali classici, e cioè dai topi di appartamento, come si fa dall’altro lato a tutelarsi rispetto ai nuovi criminali, cioè quelli informatici?

La sicurezza informatica

Per quanto solide possano essere le precauzioni adottate, infatti, è ancora troppo facile riuscire a penetrare le barriere poste a protezione delle reti domestiche. Le aziende che si occupano di antivirus e più in generale di sistemi di sicurezza informatica lanciano l’allarme in questo senso, mettendo in evidenza quanto sia semplice mettere a repentaglio la privacy delle persone. Il fulcro del dibattito è incentrato sul rischio che si corre nel momento in cui la responsabilità di proteggere la sicurezza dei cittadini viene delegata al mercato. Vista la velocità del ritmo dell’economia, non si ha mai a disposizione tempo sufficiente per controllare che le nuove tecnologie che vengono lanciate sul mercato siano davvero impossibili da violare.

Pro e contro del GDPR

Entrato in vigore da circa un anno e mezzo, il GDPR sembra costituire una barriera per la crescita di numerose aziende di questo settore, almeno in Europa, ma ciò non vuol dire che l’ascesa degli impianti di videosorveglianza sia in qualche modo compromessa o bloccata. Le autorità di tutela, d’altro canto, non hanno vita facile nel riuscire a porre un freno ai ritmi frenetici con i quali tali dispositivi vengono sviluppati. Ecco perché aumenta la frequenza con cui vengono apportati attacchi hacker alle reti domestiche.

I sistemi di videosorveglianza di Beta Elettronica

Per il momento agli utenti non resta altro che affidarsi a quei marchi che sono presenti da lungo tempo sul mercato e che quindi sono una garanzia di affidabilità e di esperienza: è il caso di Beta Elettronica, che mette a disposizione dei propri clienti un sistema multifunzione operativo sia da solo che in abbinamento con un antifurto. Se vuoi saperne di più, clicca qui per avere maggiori informazioni: sappi, comunque, che si tratta di un sistema che può essere gestito a distanza, dal computer o tramite lo smartphone.

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