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Multe dell'autovelox e destinazione dei proventi, scontro in aula

In linea generale, dalle violazioni del Codice della Strada, il Comune conta di incassare una somma di 640.000 euro

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Una somma di 640 mila euro. E’ quanto il Comune conta di incassare nel 2019 grazie alle multe elevate dalla Polizia municipale per le violazioni del codice della strada, anche grazie all’autovelox installato sulla statale 16 Adriatica, oggetto di una mozione presentata dalle minoranze e respinta dal consiglio comunale. Rispedito al mittente anche un ordine del giorno delle opposizioni sulla nomina del direttore artistico del nuovo Polo culturale. La discussione in aula ha riservato anche un “teatrino”: cinque consiglieri del centrodestra si sono voltati di spalle per protesta durante l’intervento del sindaco Francesco Menna.

AUTOVELOX E MULTE – E’ stata bocciata la mozione delle minoranze (primo firmatario Francesco Prospero), che chiedevano di destinare il 100% dei proventi derivanti dalle multe dell’autovelox installato sulla Statale 16 per tutte le finalità connesse a garantire la sicurezza stradale, cioè manutenzione delle strade, segnaletica, semafori, etc) e ad installare un sistema di illuminazione notturna che migliori la visibilità del rilevatore della velocità e della relativa cartellonistica.   

Ancora una volta la maggioranza di centrosinistra si è mostrata sorda nei confronti delle nostra proposte”, commenta Prospero, esponente di Fratelli d’Italia-An, “dando ragione a quanti, nel corso di questi mesi, hanno contestato l’istallazione dell’autovelox considerandolo solo uno strumento per fare cassa. Ad ulteriore conferma di ciò, se mai ve ne fosse bisogno, è la cifra che il Comune prevede di incassare dalle multe del 2019, ossia ben 640 mila euro. Un salasso per tutti cittadini e per quanti decideranno di venire in vacanza nella nostra città”.

POLO CULTURALE – Respinto l’ordine del giorno presentato da  sette consiglieri comunali del centrodestra (Davide D’Alessandro, Alessandra Cappa, Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani), sulla situazione della cultura a Vasto ed in particolare  sull’istituendo Polo Culturale alla luce della sentenza del Tar di Pescara (che ha accolto il ricorso del concertista romeno Mihai Ungureanu) e dell’appello presentato dal Comune al Consiglio di Stato. L’argomento è stato oggetto di un lungo dibattito in aula. L’assessore alla Cultura Giuseppe Forte ha precisato che, insieme al l’appello, l’amministrazione ha avviato una nuova procedura per la nomina del direttore artistico, così come disposto dal Tribunale amministrativo regionale. La nuova commissione tecnica si è insediata l'altro giorno.

Il serrato confronto con l’assessore Forte e il sindaco Menna ha dimostrato l’atteggiamento fumoso e ambiguo di questa amministrazione”, sottolineano i sette consiglieri del centrodestra, “avevamo denunciato per tempo le lacune del bando e  invitato l’amministrazione a evitare il ricorso al Consiglio di Stato. Tutti gli atteggiamenti ondivaghi del sindaco sono venuti alla luce”.

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