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Vincere sempre alla roulette francese, impossibile anche per Einstein

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Da questo punto di vista la roulette più che una ruota sembra un quadrato, solido e inattaccabile, un sistema granitico. Al suo mistero non ha saputo resistere nemmeno il fisico tedesco Albert Einstein che testò a lungo il funzionamento di questo elegante gioco, giungendo ad un’amara conclusione:

“L’unico modo per battere la roulette consiste nel rubare i soldi mentre il croupier non guarda”.

Come avrà già capito il lettore giunto qui per avere qualche informazione in più su come aumentare le proprie chance di vittoria, nessuno è stato in grado di smentire Einstein, ma nemmeno di formulare una tattica per aumentare le proprie chance.

Andiamo prima a spiegare su quali basi teoriche si fonda l’imperscrutabilità della roulette, passando poi ad analizzare delle strategie di gioco e la loro eventuale efficacia.

La pallina non ha memoria

Spesso si vedono dei giocatori intenti a segnare la sequenza di uscita dei numeri toccati dalla palline, anche la maggior parte delle roulette digitali ha un sistema di conta di questo tipo.

Ha senso questa operazione ai fini della vincita? Probabilmente no.

Nella roulette, come in molti altri giochi d’azzardo, le sequenze occorse in passato non hanno influenza sulle combinazioni future, anche se erroneamente si crede che possa essere così (e questo bias si chiama fallacia dello scommettitore).

La stessa cosa vale per Testa o Croce. Immaginiamo di tirare 5 volte la monetina e che per 5 volte esca Croce, si potrebbe pensare che le possibilità che al prossimo tiro esca Croce siano più basse rispetto a Testa. Ma non è così: le probabilità sono al 50 e 50.

Diverso è considerare quante possibilità ci sono che esca 6 volte consecutive Croce: 1 su 128. Ma la  scommessa si basa sull’esito della tornata volta per volta quindi ci troviamo sempre di fronte all’ambito dell’imprevedibilità.

Lo zero è amico del banco

Anche Einstein ha dovuto issare bandiera bianca di fronte alle probabilità di un gioco in cui alla fine a vincere è sempre il banco. L’unico modo per giocare alla pari sarebbe quello di togliere lo zero dal disco, ma una roulette così ancora non si è vista.

È lui l’ago della bilancia. Sulla ruota ci sono 18 numeri neri e 18 rossi, questi due gruppi hanno uguale percentuale di uscita: 48,64%. Lo zero ha il 2,72% di probabilità di uscita per ogni turno, ma porta questa percentuale in dote al banco.

Nella roulette francese, infatti, la regola è che se esce il verde (cioè lo zero) a meno che qualcuno non vi abbia scommesso allora le giocate si congelano, oppure possono essere riscattate per metà del loro valore.

Ancora peggio la roulette americana che ha anche il doppio zero, quindi la percentuale passa al 5,44% (sempre a vantaggio del banco) con in più la regola che se esce 0 o 00 i soldi sono persi in toto. Praticamente da evitare.

Il sistema Martingale

Detto ciò, sul web il sistema di gioco più famoso è il cosiddetto Martingale (o Martingala) che viene riproposto ciclicamente per ogni tipo di scommessa. In buona sostanza la strategia prevede che in un ciclo di gioco si raddoppi la giocata in caso di sconfitta. Vediamo meglio con un esempio legato alla roulette.

Puntiamo 2 euro sul nero, un tipo di scommessa 1:1 (si vince il doppio della posta). Se perdiamo andiamo a rigiocare ma raddoppiando la posta e così via fino ad una vincita che ci riporta al punto di partenza:

2€ sul nero (perso) = 0€

4€ sul nero (perso) = 0€

8€ sul nero (vinto) = 16€

2€ sul nero (vinto) = 4€

L’ammontare della scommessa aumenta in modo esponenziale finché non si arriva alla vittoria con la puntata di 8 euro. A quel punto abbiamo giocato 14 euro e vinti 16, dopo la vittoria ricominciamo  con una puntata minima.

Non abbiamo intenzione di demonizzare questo sistema che, abbinato ad un gioco moderato e metodico può anche dare delle soddisfazioni. Ma, per amor di cronaca, non è un metodo vincente in termini assoluti. I motivi sono 2:

  • Si potrebbe continuare a puntare finché non si vince, ma bisognerebbe avere a disposizione in budget davvero importante;
  • La percentuale di vittoria è inferiore al 50%, quindi su una lunga sequenza di giocate il banco dovrebbe avere la meglio.

Il sistema James Bond

Questo qui è un metodo curioso introdotto da Ian Fleming, autore dei libri di James Bond. Egli affermava che fosse un metodo praticamente sicuro, ma evidentemente era molto fortunato.

Lo schema consiste nel coprire con 200 euro circa due terzi delle combinazioni possibili:

  • 140 € sui numeri alti (19-36)
  • 50 € sui numeri da 13 a 18
  • 10€ sullo 0

Nel primo caso si vincono 280 euro, nel secondo 300, nel terzo 360. Quindi si possono guadagnare al netto della giocata almeno 80 euro, ma resto un grosso se: non si punta nulla sui numeri bassi da 1 a 12.

Sicuramente Fleming intendeva proporre una giocata ‘one shot’, un tentativo secco dopo il quale alzarsi subito dal tavolo. Non proprio l’ideale per chi cerca un tipo di giocata metodica, assolutamente sconsigliato la combo con il Martingale che potrebbe portare a perdite disastrose.

Monitorare tempo e denaro

Quindi se nessuna strategia ha senso perché giocare? Perché nell’ampio ventaglio del gioco d’azzardo la roulette è certamente uno dei giochi di maggior traffico. Il problema è che necessità di una predisposizione d’animo assai serena e distaccata.

Il consiglio è quello di iscriversi presso un operatore online con regolare licenza. Online perché questa tipologia di gioco è sicura ed è più facile monitorare quanto spendiamo in tempo e denaro. Poi ovviamente c’è una disponibilità, anche solo restando nell’ambito della roulette, degna di un casinò (qui, ad esempio, l’area roulette dedicata del primo operatore storico italiano).

Ma voi scegliete sempre quella francese, ovviamente. 

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