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Assistenza territoriale, cure primarie e fragilità: al via il Master per 'infermiere di comunità'

Sinergia tra Asl Lanciano-Vasto-Chieti e 'Università d'Annunzio' per la realizzazione di un nuovo modello

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La Asl Lanciano-Vasto-Chieti investe sulla medicina del territorio e sulle fragilità, con gli infermieri in un ruolo di primo piano, e l’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara promuove un Master in “Infermieristica di comunità”. E’ un esempio di sinergia perfetta quello che vede coinvolte l’Azienda sanitaria della provincia di Chieti e l’ateneo e che guarda a un ambito assistenziale sul quale si gioca la sfida più innovativa in tema di salute.

Il tema delle cure primarie e della fragilità è già da tempo al centro delle scelte di programmazione della Asl, che ha attivato ospedali di comunità, ambulatori infermieristici sul territorio e investito sulla medicina d’iniziativa, che richiedono sicuramente competenze specifiche e una formazione adeguata. Arriva dunque al momento giusto il Master appena istituito in “Infermieristica di comunità, cure primarie e territorio”, un anno la durata e 60 i crediti formativi in dote. L’obiettivo è formare professionisti in grado di assicurare la continuità assistenziale a livello territoriale, con la presa in carico della persona affetta da patologia cronico-degenerativa. Tale categoria di pazienti, infatti, esprime una domanda di salute complessa, che necessita di una presa in carico globale e integrazione multiprofessionale. Il Master, dunque, ha come obiettivo formare infermieri che sappiano  realizzare un’assistenza centrata sui bisogni di salute del paziente, e gestire l’intero percorso in integrazione con le diverse professionalità coinvolte.

Com’è noto, in provincia di Chieti si sperimenta da qualche tempo il nuovo modello di assistenza territoriale che introduce un cambio radicale nell'approccio con i pazienti affetti da patologie croniche e, in generale, con i soggetti fragili, secondo gli orientamenti della medicina d'iniziativa. Che comporta la presa in carico completa e proattiva delle cronicità e delle fragilità, individuate incrociando dati e informazioni a disposizione della Asl (consumo di farmaci, ricoveri in ospedale, prestazioni specialistiche per ciascun assistito). Sulla base di queste informazioni sono, quindi, gli infermieri e i medici della Asl, oltre ai medici di medicina generale, a contattare il paziente e a programmare insieme allo stesso un percorso diagnostico e terapeutico, senza aspettare che sia l’utente a recarsi negli ambulatori attivi sul territorio. Questo sistema permette di assumere la gestione diretta di una fascia di popolazione, anticipandone i bisogni. Diabete, bronco-pneumopatie, scompenso cardiaco e tumori: queste le patologie croniche che disegnano l'area della fragilità, differenziata in base al livello di rischio e di autosufficienza del paziente.

Tornando al Master, l’intero modulo, articolato in attività didattica frontale e tirocinio, avrà una durata di 1.500 ore, e si svolgerà presso il Nuovo Polo didattico del Campus Universitario, e le Asl di Lanciano-Vasto-Chieti e Pescara.

Tutte le informazioni sono disponibili a questo link

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