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Lo studio della Costituzione entra al Mattioli. Studenti pronti al nuovo Esame di Stato

Diritto ed Economia, già nella progettualità del Polo Liceale, sarà materia curricolare dall’anno 2019/20

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Chi dice che la scuola non sia più quella di una volta non ha tutti i torti. La progettualità è entrata nelle sue aule, i docenti non sono più solo semplici trasmettitori di conoscenza, ma veri e propri facilitatori. Non per questo meno rispettabili, ma, anzi, ancora più responsabili del processo educativo.

La scuola, inoltre, è chiamata a fare scelte curricolari in linea con la Comunità Europea e in base alle esigenze dell’Esame di Stato, spesso sottoposto a Riforma.

Dall'anno scolastico 2018-2019, ci saranno, infatti, delle novità, tra cui l’introduzione nel colloquio orale del tema “Costituzione e Cittadinanza”. Il Polo Liceale “R. Mattioli” di Vasto, che già ha inserito la materia nella sua proposta educativa con percorsi a tema, lo ha definitivamente integrato nel programma curricolare destinato alle classi prime che partiranno da settembre prossimo.

Abbiamo incontrato il dirigente scolastico Maria Grazia Angelini per saperne di più.

Da dove arriva l’idea di introdurre questa materia a scuola?

La materia che verrà introdotta a livello curricolare a partire dall'anno scolastico 2019/20130 sarà Diritto ed Economia. In realtà per i Poli Liceali non è una novità perché avevamo già risposto a un desiderio dei ragazzi di affrontare argomenti riguardanti sia il tema della Costituzione e della cittadinanza, ma anche argomenti di economia perché sono tematiche necessarie alla quotidianità e per essere cittadino completo. Quindi progettualità in tal senso sono già attive da 2 anni e però adesso con i nuovi quadri di riferimento per gli esami di Stato e avendo la possibilità di ottimizzare anche delle risorse già interne abbiamo pensato di inserire proprio come attività curricolare Diritto ed Economia per i ragazzi che a partire dal 7 gennaio fino al 31 si iscriveranno al Polo liceale, a qualunque indirizzo, Scientifico, Scienze Applicate e Musicale.

Si dice spesso che la società possa cambiare solo a partire da una rivoluzione culturale. Come sono i “giovani di oggi”?

A differenza di quello che è un'idea un po' troppo diffusa di giovani disattenti e forse superficiali, invece i giovani d'oggi sono curiosi. Probabilmente hanno una forma mentis diversa, sono smart, sono digitali. Ma se noi adulti riusciamo a proporre loro l’uso di queste nuove tecnologie, dandogli dei contenuti che stimolino la loro curiosità e riflessione, allora sicuramente possono essere dei giovani molto più completi di quando andavamo noi a scuola. Quindi l’era del digitale, dell'Industria 4.0, della robotica sono tutte delle strumentazioni che possono essere di aiuto e di supporto a una conoscenza che non deve venire mai meno e che sicuramente loro desiderano, perché rimangono sempre delle persone che se ben stimolante riescono poi a continuare a essere sempre curiose.

Come hanno accolto i docenti questa novità?

Tutto ciò che è didattica deve essere accettata, proposta e approvata da tutti i docenti e c'è stata una votazione all'unanimità perché un discorso del genere permette anche di portare i ragazzi come atteggiamento interdisciplinare e pluridisciplinare all'Esame di Stato e intraprendere insieme a loro un percorso etico e comportamentale. È proprio un modo diverso di gestire quotidianità, perché se noi rendiamo i giovani consapevoli di quello che è la Costituzione, di quelli che sono i diritti e i doveri, anche il loro stesso modo di affrontare le problematiche sarà meno conflittuale e più dialettico, più di confronti, più dialogico e credo, su questo, di potermi fare portavoce un po' del pensiero di tutti sull’importanza del ripristino, del dialogo e non del conflitto.

Quanta indipendenza ha il dirigente scolastico nell’introdurre l’innovazione a scuola, magari partendo proprio dalle esigenze del suo istituto in particolare?

Il compito del dirigente scolastico è quello di essere promotore atteggiamento decisionale unico soltanto su alcuni aspetti ma non sicuramente su quelli della Didattica perché vanno obbligatoriamente condivisi con coloro che sono i protagonisti e portatori di conoscenza, cioè i docenti. Ogni azione è bene che il dirigente scolastico la condivida con tutta la comunità scolastica. Io sono per una Leadership diffusa. Una delle attività del dirigente è sicuramente quella di farsi venire delle idee, di guardarsi attorno, di sentire e di captare i bisogni, di cercare di declinarli insieme e a tutti quanti quelli che fanno parte della scuola. È importante perché il dirigente da solo non può nulla, ma ognuno può qualcosa insieme all’aiuto degli altri.

Come avverrà logisticamente l’introduzione di questa materia e chi se ne occuperà?

Se ne occuperà un insegnante che è già nell'organico della scuola e che attualmente è impegnato in tutti i progetti, alcuni dei quali vengono svolti per le attuali prime e seconde in un'ora che non è curricolare e che però sono progetti che per il momento sono rimasti alla scelta dello studente. Invece dall'anno prossimo chi si iscriverà già saprà che avrà questa materia in più.

Come sarà accolta da allievi e genitori?

Favorevolmente, perché comunque i ragazzi dovranno per forza affrontare gli Esami di Stato e quindi affrontarli non avendo poi la possibilità di fare questa materia significherebbe avere delle difficoltà su dove poterne venire a conoscenza. Noi ci muoviamo in con quelli che sono i nuovi quadri di riferimento per l’Esame di Stato.

 

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