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Terreni che non producono reddito: "Tornino agricoli"

La richiesta dei cittadini riuniti nel Comitato Aree Edificabili. Si punta alla 'variante semplificata'

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I nostri terreni non producono reddito, sono gravati da tasse salatissime e su alcuni di loro è impossibile edificare. E’ andata in scena l’altra sera, nella sala convegni della Società Operaia, la protesta dei cittadini proprietari di lotti resi edificabili dal piano regolatore approvato nel 2001, ma di fatto inutilizzabili per varie ragioni.

Chiedono che i loro appezzamenti ubicati a Pagliarelli, Montevecchio, Buonanotte, Cupa e Torre Sinello tornino ad essere agricoli con lo strumento della “variante semplificata”, ma questa strada percorsa agevolmente da altri comuni come Chieti, Montesilvano, Pollutri e Pescara, incontra ostacoli a Vasto.

Il partecipato dibattito, a tratti molto vivace, si è concluso con la proposta lanciata da Michele Giannone, presidente del Comitato cittadino e caldeggiata dal sindaco Francesco Menna: la costituzione di un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del sodalizio, tecnici comunali ed avvocati.

Prima che si arrivasse a questa mediazione gli interventi dei cittadini hanno messo in luce una situazione davvero paradossale frutto di discutibili scelte pianificatorie fatte negli anni passati.

“I nostri terreni sono gravati da tasse salatissime”, ha esordito Giannone, “da vent’anni siamo costretti a pagare non solo l’Imu, sborsando diverse migliaia di euro l’anno, ma anche le tasse di successione a cui si va ad aggiungere il balzello del Consorzio di Bonifica”.

La soluzione è il declassamento dei terreni da edificabili ad agricoli attraverso la variante semplificata, i cui aspetti normativi sono stati illustrati dall’avvocato Salvatore De Simone.

“A Chieti ne abbiamo già fatte tre per un totale di 16 ettari di terreni retrocessi”, ha spiegato Mario Colantonio, assessore all’Urbanistica del comune teatino, “l’amministrazione ha compreso le esigenze dei cittadini e ha accolto le loro richieste”.

Ma se il sindaco Francesco Menna, presente all’incontro insieme all’assessore all’Urbanistica Giuseppe Forte e al consigliere comunale Elio Baccalà, ha manifestato segnali di apertura, di ben altro tenore è stato l’intervento del dirigente della sezione urbanistica comunale, Stefano Monteferrante secondo il quale è opportuno inserire le retrocessioni nella variante generale al piano regolatore le cui linee guida sono state fissate dalla giunta nei mesi scorsi. Si sono mostrati disponibili a collaborare per trovare una soluzione i consiglieri di minoranza Edmondo Laudazi e Vincenzo Suriani.

 

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