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Pesca illegale e commercializzazione di prodotto non tracciato, sequestri e sanzioni

Personale della Guardia Costiera di Vasto in azione di controllo sia in mare che a terra

redazione
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Nei giorni scorsi la Guardia Costiera di Vasto è stata impegnata in varie operazioni mirate al contrasto della pesca illegale e della commercializzazione di prodotto ittico non tracciato per la tutela del consumatore.

I militari dell'Ufficio Circondariale Marittimo, a bordo della motovedetta e del battello veloce, hanno svolto una serie di attività per il contrasto alla pesca illegale.

In totale sono stati individuati 22 attrezzi da pesca non consentiti (nasse con ancore e piccoli galleggianti) posizionati proprio all’imboccatura del porto, pertanto conseguenti potenziali pericoli anche per le unità navali in transito nelle vicinanze.

Sono poi stati individuati e sanzionati anche alcuni pescatori sportivi che avevano appena raccolto circa 50 kg di cozze anch’esse in luoghi non consentiti.

Nell’ambito dei controlli finalizzati alla tutela del consumatore, invece, sono state accertate violazioni da parte di un ristoratore di San Salvo che deteneva nella propria cucina pesce privo di qualsivoglia documentazione che ne attestasse la provenienza.

Per tali ragioni gli ispettori della Guardia Costiera hanno posto sotto sequestro un quantitativo di 20 kg di pescato per evitare che lo stesso potesse essere servito ai clienti.

La Guardia Costiera, precisa in una nota il comandante del Circomare, tenente di vascello Lorenzo Bruni, continuerà nella sua attività di monitoraggio nel settore della pesca soprattutto nel periodo di maggior afflusso di turismo, quando, statisticamente, si assiste ad un incremento di comportamenti illeciti in tali tipologie.

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