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Turni di notte e vicenda giudiziaria, assolto l'ex comandante della Polizia Municipale

La sentenza della Corte d'Appello mette fine ad un caso spinoso che aveva interessato il tenente Orlandino Carusi

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In primo grado era stato condannato a quattro mesi (pena sospesa) per il reato di rifiuto in atti d’ufficio. Ora la Corte d’Appello ha assolto l’ex comandante della polizia municipale, Orlandino Carusi con formula ampia perché il “fatto non sussiste”.  La sentenza dei giudici aquilani mette la parola fine ad una vicenda giudiziaria che aveva destato non poco sconcerto al Comando vigili di piazza Rossetti,  finito nella bufera quattro anni fa per i turni di notte attivati nell’estate 2014 dal tenente Carusi e assicurati in maniera non continuativa per carenza di personale.

Giustizia è stata fatta”, così l’avvocato Marco Serafini, legale di fiducia dell’ufficiale  ha commentato il verdetto della Corte d’Appello, le cui motivazioni dovranno essere depositate entro il 15 settembre.

I fatti finiti a suo tempo nel mirino della Procura e per i quali Carusi venne condannato dal Tribunale di Vasto, ruotano intorno ad una disposizione di servizio per l’attivazione del turno di notte a cui l’ex comandante ottemperò, salvo una breve interruzione dovuta alla mancanza di personale (assente per malattia) e al ricevimento di una diffida da parte del  sindacato autonomo Diccap che  intimò di sospendere il servizio per mancanza di determinate condizioni, quali, ad esempio, la sicurezza dei lavoratori.

I turni, in ogni caso, vennero assicurati anche se non in maniera continuativa. Anzi, in più di una occasione fu lo stesso Carusi, a corto di agenti, a prestare servizio di notte, per garantire le attività di controllo. Durante il processo di primo grado, fu lo stesso ufficiale, rinviato a giudizio insieme al tenente Luigi La Verghetta (che venne assolto dal Tribunale), a spiegare i motivi per i quali non era stato possibile assicurare in maniera continuativa il turno di notte, ripercorrendo uno degli episodi più controversi della sua gestione, culminato in una denuncia presentata in Procura dall’ex sindaco Luciano Lapenna.

In primo grado Carusi venne condannato a quattro mesi (pena sospesa) per il solo reato di rifiuto in atti d’ufficio, mentre venne assolto per la turbativa di pubblico servizio. La Verghetta, vice coordinatore del Diccap, venne invece assolto per entrambi i reati. Secondo il sindacato l’ex comandante rimase schiacciato in una vertenza sindacale tra il personale della polizia municipale e la passata amministrazione comunale che si è in seguito spostata sul piano penale”.

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