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Conto consuntivo approvato e polemiche per lo slittamento della seduta

Consiglio comunale ancora una volta dai toni aspri e contrapposti tra maggioranza e minoranza a Vasto

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Si prevedeva una seduta incandescente e così è stato. Dei dieci punti all’ordine del giorno, quasi tutti interrogazioni, interpellanze e mozioni, è stato discusso ed approvato, dopo cinque ore di dibattito e con i soli voti della maggioranza, solo il conto consuntivo. Tutti gli altri sono stati rinviati ad una successiva seduta già fissata per il 19 giugno, su proposta del sindaco Francesco Menna che ha dovuto lasciare l’aula per altri impegni istituzionali.

L’opposizione, che ha abbandonato l’aula in segno di protesta, insorge e parla di istituzioni “calpestate”.

“Il sindaco Menna continua a sprecare denaro pubblico, sostengono Davide D’Alessandro, Alessandro D’Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani, “dopo l’approvazione del bilancio, con un atto di forza, ha fatto sospendere il consiglio comunale, con ancora diversi punti all’ordine del giorno e lo riconvoca, lui stesso, per il 19 giugno. Il motivo? Alle 16 aveva un appuntamento istituzionale a Lanciano. Non c’è il vicesindaco? Non si fida? Neppure della sua maggioranza? Non si può andare avanti senza di lui? Evidentemente no. Al Comune di Vasto non era mai accaduto”, incalzano i sei consiglieri di centrodestra, “abbiamo abbandonato l’aula in segno di protesta anche contro il comportamento del presidente Mauro Del Piano, alquanto discutibile. Vasto è male amministrata e ha un’istituzione che viene calpestata da chi dovrebbe essere il primo a rispettarla. Senza trascurare che il consiglio, sdoppiandolo, costerà il doppio per le tasche dei cittadini”.

Tra i punti che avrebbero dovuto essere trattati dall’assemblea civica ce ne erano alcuni piuttosto “corposi”, come la mozione presentata da Laudazi sul bando di gara per la concessione delle aree demaniali. Con il documento, presentato lo scorso mese di aprile, il capogruppo della lista civica “Il Nuovo Faro”, ha inteso incalzare la giunta affinché venga rimossa l’inerzia che, a suo dire, sta accompagnando il piano spiaggia. Lo strumento di pianificazione, approvato dal consiglio comunale il 16 giugno 2017 dopo 11 anni di gestazione e dietro la spinta del Tar di Pescara che aveva dichiarato decadute le norme di salvaguardia, prevede il rilascio di sette concessioni demaniali nel tratto di litorale ricompreso tra la Bagnante e l’Oasi dell’anziano. L’assegnazione degli spazi per la realizzazione di nuovi stabilimenti balneari consentirebbero di fare nuovi investimenti creando occupazione stagionale. Sta di fatto, però, che ad oggi, non è ancora stata indetta la gara.

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