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Rete idrica e interventi per 'mitigare' i disagi di condutture vecchie e con tante falle

Il sindaco di Vasto chiede una relazione alla Sasi per i lavori svolti e da programmare per contenere il problema in vista dell'estate

redazione
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Per risolvere definitivamente il problema della carenza idrica a Vasto gli esperti indicano in 40, 50 milioni di euro gli investimenti necessari, perché tutta la rete idrica del Vastese è vecchia e presenta falle che provocano ingenti perdite. I lavori in corso, tuttavia, permetteranno di mitigare la situazione”.

Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, che ha chiesto alla Sasi una relazione degli interventi svolti e di quelli in programma per contenere i disagi in vista della imminente stagione estiva, ne è consapevole: chissà ancora per quanto bisognerà procedere a vista per fronteggiare la grande sete, specie d’estate. Per ora, infatti, la Sasi fa quel che può con interventi tampone che, sia pur importanti, non possono avere un effetto risolutivo.

Sentite il sindaco: “L’anno scorso - spiega Menna - nella nostra città si è registrata una crisi idrica mai vissuta prima. Grazie al tavolo da me richiesto assieme al Prefetto, Antonio Corona, che ringrazio, in quell’occasione sono stati programmati degli interventi, alcuni già realizzati, altri in corso. I lavori effettuati valgono milioni di euro. Non sono la soluzione al problema – ammette Menna - ma aiuteranno questa comunità a non rivivere situazioni drammatiche come quelle dell’anno scorso”.

Secondo il Comune di Vasto il potenziamento dell’impianto di sollevamento di Monteodorisio aumenterà la disponibilità idrica da destinare sul versante vastese. Sono in fase di avvio, inoltre, i lavori di completamento di una condotta che collegherà il serbatoio di Borrello a quello di Villa Nasci di Vasto. Due impianti di pompaggio consentiranno il rilancio, lungo la condotta adduttrice esistente, per aumentare la portata verso il partitore di Scerni. E’ via di ultimazione, poi, il sistema di automazione della rete idrica di distribuzione mediante la installazione di elettrovalvole e di contatori idrici, che permettono di monitorare da remoto il quantitativo d’ acqua distribuita in 15 zone della città e i livelli dei serbatoi, nonché la possibilità di programmare chiusure e aperture della distribuzione idrica durante la giornata, completamente in automatico. Mentre a Vasto Marina sono in arrivo 800 mila euro per il raddoppio delle condotte delle acque bianche, è iniziato un lavoro a tappeto per l’individuazione di perdite, a cui seguiranno le riparazioni.

Per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico di derivazione della Diga di Chiauci, il Comune di Vasto sottolinea che l’invaso svolge solo una funzione di regolazione delle portate del fiume Trigno. L’acqua prelevata, soprattutto per usi irrigui, viene convogliata al potabilizzatore del Consorzio industriale (Arap). La portata potabilizzata viene poi immessa nella condotta che alimenta San Salvo Marina e Vasto Marina. La gran parte di Vasto, tranne la Marina, non è alimentata dal potabilizzatore Arap, ma dall’acquedotto del Verde. Per rendere più efficiente l’alimentazione del serbatoio di Vasto, a Sant’Antonio Abate, è prevista dalla Sasi la realizzazione di un nuovo impianto di pompaggio.

Vedremo se interventi e correttivi saranno stati sufficienti a ridurre disagi che, da qualche anno, compreso l’imponderabile fattore siccità, stanno diventando cronici.

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