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Romano De Marco, scrittore abruzzese: “Sono estremamente felice di essere letto”

L’autore presenterà il suo ultimo romanzo “Se la notte ti cerca” alla Libreria Mondadori

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Sabato 21 aprile, alle ore 18, la Libreria Mondadori di Vasto ospiterà Romano De Marco, scrittore abruzzese e responsabile della sicurezza di uno dei maggiori gruppi bancari italiani.

L’autore, coordinato da Mascia Di Marco, presenterà il suo ultimo romanzo Se la notte ti cerca”.

De Marco ha già conquistato, con i suoi precedenti lavori, tanti lettori appassionati, non solo conseguendo diversi riconoscimenti e premi, ma imponendosi agli occhi della critica nel settore del giallo-noir.

Abbiamo realizzato una breve intervista per soddisfare qualche curiosità in vista dell’evento.

Il suo portfolio è ricco e variegato. Cosa le ha insegnato la sua stessa esperienza?

In fondo scrivo solo da una decina d’anni anche se ho pubblicato già otto romanzi e oltre venti racconti in altrettante antologie. Se di esperienza si può parlare, quello che ho capito è che per scrivere occorre mantenere una grande umiltà, imparare a lavorare sul testo anche con il contributo di terze persone esperte e professionali che possono aiutare a migliorarlo e renderlo più fruibile ai lettori. E rimanere sempre e comunque un lettore forte leggendo almeno un libro a settimana. Chi pretende di essere letto senza leggere a sua volta è semplicemente un cialtrone.

Si ricorda perché ha cominciato a scrivere? E perché scrive adesso?

Ho iniziato per caso, spinto da Raul Montanari, un grande scrittore e ora amico fraterno che interveniva in un forum di lettori del quale ero vice amministratore nei primi anni duemila. Raul spinse me e altri amici a scrivere dei racconti e a leggerli per commentarli fra noi. Da lì al primo romanzo (Ferro e fuoco, Il Giallo Mondadori 2009) il passo fu breve… Da quella esperienza uscirono anche altri autori importanti fra i quali Mauro Marcialis, una delle voci noir italiane più talentuose dell’ultimo decennio.

Come definirebbe la fantasia di uno scrittore? Può essere allenata? Se sì, come?

La fantasia si nutre di stimoli di ogni genere. Come autore, in questo senso mi sento molto “onnivoro”. Traggo spunto dalle letture, dai film, dalle serie TV (che consumo in quantità industriale…) dai fumetti… e, ovviamente, dalla vita reale, soprattutto per quanto riguarda la psicologia dei miei personaggi.

Qual è il trait d’union che unisce questo suo ultimo lavoro a quelli precedenti?

Il fatto che vi compaiano dei personaggi che già sono stati presenti in altri miei romanzi. A partire da Laura Damiani, commissario di polizia, coprotagonista in altre storie, qui promossa a protagonista assoluta. I miei romanzi seguono una serialità diversa da quella “orizzontale” di autori come Manzini o de Giovanni (entrambi bravissimi e cari amici). Il mio è un “universo narrativo” nel quale si muovono, alternandosi, sempre gli stessi personaggi. Ogni storia, però, è autoconclusiva e può tranquillamente essere letta in maniera autonoma, senza dover recuperare le cose precedenti.

Sabato presenterà il suo ultimo lavoro alla libreria Mondadori di Vasto. Cosa dovrà aspettarsi il pubblico?

Una persona molto umile che gioisce sempre dell’incontro con i suoi lettori. Un autore che è prima di tutto un uomo semplice che si ritiene privilegiato ad aver pubblicato con gli editori più importanti d’Italia ed è estremamente felice di essere letto e apprezzato da migliaia di persone.

 

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