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Raddoppio del depuratore a Punta Penna e lungaggini burocratiche, ora passi avanti

Opera strategica per Vasto ed il territorio, con un investimento previsto di 4,5 milioni di euro

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Se i lavori fossero iniziati due anni fa, con ogni probabilità sarebbero già stati ultimati.

Paga lo scotto delle solite lungaggini burocratiche il progetto per il raddoppio del depuratore di Punta Penna che consentirà di potenziare l’impianto a servizio della zona industriale, passando da 32.500 abitanti equivalenti (cioè cittadini reali e attività industriali) a circa 65mila. L’appalto indetto dall’Arap (Agenzia regionale per le attività produttive), ha subito una lunga battuta d’arresto, ma ora è in fase di aggiudicazione. L’importo dei lavori è di 4,5 milioni di euro.

“E’ successo che l’atto di concessione è stato prodotto dal Servizio Acque della Regione a ridosso della scadenza delle offerte”, spiega l’ingegner Nicola Bernabeo della sede vastese dell’Arap, “a quel punto per non annullare la gara abbiamo chiesto alle dodici ditte che avevano inoltrato domanda di partecipazione di confermare la validità delle offerte e di aggiornare la documentazione. Delle dodici imprese concorrenti, solo una si è tirata indietro perché nel frattempo era finita in liquidazione”, precisa il tecnico.

Superata l’impasse è stata nominata una Commissione interna che la prossima settimana comincerà ad analizzare la documentazione, per poi stilare una graduatoria dopo aver attribuito i relativi punteggi agli elaborati progettuali. L’esame richiederà, secondo i tecnici, almeno 2/3 mesi. Difficile stabilire i tempi dell’aggiudicazione.

L’auspicio è che non ci siano altri intoppi, del resto prevedibili quando ci sono appalti di tale portata.

Certo è che si parla da anni del raddoppio del depuratore di Punta Penna, un’opera davvero strategica per il territorio, a servizio non solo dell’agglomerato industriale di Punta Penna, ma anche della città che in estate vede triplicare la popolazione per le presenze turistiche.

Il progetto prevede la realizzazione di un duplicato offset dell’impianto esistente, attivo fin dal 1989 e gestito fino a qualche anno fa dal Coniv, società che faceva capo all’ex Consorzio Industriale. L’attuale depuratore oggi funziona bene, ma il raddoppio consentirà di servire un’utenza fino a 65 mila cittadini equivalenti, risolvendo i problemi che l’attuale struttura deve subire nella stagione estiva con l’afflusso dei turisti.

Gli interventi,  finanziati con il Masterplan, dovranno essere eseguiti entro 548 giorni dalla consegna dei lavori. Nel frattempo si parla anche di un imminente passaggio di gestione dell’impianto di depurazione dall’Arap, l’azienda nata dalle ceneri degli ex Consorzi Industriali abruzzesi, alla Sasi. In questo caso la società che gestisce il servizio idrico integrato dovrebbe assorbire anche il personale tecnico.

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