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PUNTA PENNA: NUOVI SCENARI DI SVILUPPO

della redazione
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Uno scalo intermedio sulle rotte marittime del Corridoio Adriatico. Si aprono prospettive nuove e interessanti per il porto di Punta Penna a Vasto, secondo le previsioni del commissario regionale del consorzio industriale del Vastese, Giuseppe Giangiacomo. Affiancato dai tecnici dello staff dell'ente, Giangiacomo ha parlato dei programmi di sviluppo dello scalo marittinmo: ''Sono in contatto con gli armatori di Ravenna - ha detto in una conferenza stampa - per fare di Punta Penna uno scalo di stoccaggio nei traffici commerciali di prodotti alimentari. Le vie del mare sono molto più economiche di altri vettori, per cui a Punta Penna vogliamo portare i container che trasportano gli alimentari da nord a sud. Per centrare l'obiettivo abbiamo una carta vincente: siamo a metà strada tra Ravenna e Catania e poiché i prodotti alimentari non possono viaggiare per più di 36 ore di fila, saremmo in grado di battere la concorrenza per le soste programmate. I contatti sono a buon punto, per cui pensiamo di poterla spuntare''. Giangiacomo, che si è soffermato sulla solidità di cassa dell'ente (non abbiamo, come si diceva, le mani bucate, ma piu' di 9 milioni di euro in cassa) ha parlato dei nuovi servizi offerti alle imprese e di tanti progetti in cantiere: ''Per gestire il porto - ha aggiunto - faremo una società mista a prevalente capitale pubblico, ma senza che da fuori vengano a dettare legge, mentre l'approdo turistico andrà spostato''. E aprendo un nuovo fronte ha osservato: ''Quella della foce del torrente Lebba è stata una scelta davvero infelice''.
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