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Elezioni 2018: perché si vota? I candidati e i sondaggi

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Dopo cinque anni di legislatura, il 28 dicembre 2017, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, come previsto dalla Costituzione italiana, ha sciolto le Camere e indetto nuove elezioni, che avranno luogo domenica 4 marzo 2018.

In tale occasione,i cittadini maggiorenni saranno chiamati a votare per il rinnovo della Camera dei Deputati, mentre coloro che hanno raggiunto i 25 anni di età potranno esprimere la loro preferenza anche in merito alla formazione del Senato della Repubblica.I seggi rimarranno aperti dalle ore 7:00 alle ore 23:00, così da garantire un'ampia finestra temporale entro la quale gli italiani potranno votare per rinnovare il Parlamento.

Durante tali elezioni si avrà modo di applicare per la prima volta la nuova legge elettorale, comunemente nota come RosatellumRosatellum bis, che deve il nome al suo ideatore, Ettore Rosato. Essa prevede lo stesso sistema di assegnazione dei seggi sia al Senato che alla Camera, prevedendo un sistema misto proporzionale e maggioritario. Per tanto, un terzo dei senatori e dei deputati deve essere eletto in collegi uninominali, mentre i restanti due terzi con il sistema proporzionale di lista.

Elezioni 2018: i candidati

I candidati e le coalizioni messe in campo nelle elezioni del 2018 sono:

Centrodestra

  • Forza Italia, guidato da Silvio Berlusconi;
  • Lega, guidato da Matteo Salvini;
  • Fratelli d'Italia, guidato da Giorgia Meloni;
  • Noi con l’Italia, guidato da Raffaele Fitto;
  • Energie per l’Italia, guidato da Stefano Parisi;
  • Udeur, guidato da Clemente Mastella.

Centrosinistra

  • Partito Democratico, guidato da Matteo Renzi;
  • Civica Popolare, guidato da Beatrice Lorenzin;
  • Lista + Europa, guidato da Emma Bonino.

Sinistra

  • Liberi e Uguali, guidato da Pietro Grasso.

Altre formazioni politiche

  • Movimento 5 Stelle, guidato da Luigi Di Maio;
  • Rinascimento, guidato da Vittorio Sgarbi;
  • Potere al Popolo, guidato da Viola Carofalo;
  • Casapound, guidato da Simone di Stefano.

Elezioni 2018: i sondaggi

È difficile prevedere con certezza chi vincerà le prossime elezioni, perché tutto può cambiare repentinamente e i sondaggi possono anche dimostrarsi fallaci. Del resto le cose si complicano, se si tiene conto della nuova legge elettorale e dei numeri necessari per avere la maggioranza parlamentare sufficiente al Governo per ottenere la fiducia. Secondo le simulazioni di YouTrend, attuate per la testata giornalistica La Stampa, infatti, nessuna delle coalizioni, per il momento, avrebbe la tanto agognata maggioranza.

Se tale situazione si protraesse fino al giorno delle elezioni, cosa abbastanza plausibile, per creare un nuovo governo sarebbe necessario giocare sulle alleanze (ad esempio il PD dovrebbe allearsi con Forza Italia e un terzo partito, come Liberi e Uguali) o modificare nuovamente la legge elettorale, attraverso la costituzione di un governo tecnico. Infine, se non venisse attuata nessuna di queste due possibilità, sarebbe necessario tornare a votare in autunno.

Tuttavia, per ora, i sondaggi hanno notato una perdita di terreno del PD, una stabilizzazione del Movimento 5 Stelle e una leggera avanzata del centrodestra. Difficile dire se quest'ultimo riuscirà ad ottenere voti sufficienti per avere la maggioranza parlamentare. Per avere un'idea più sicura dei risultati delle elezioni del 2018 bisognerà attendere la diffusione degli exit poll da parte dei media che, di norma, sono abbastanza forieri di verità.

Per non perderti nulla: elezioni skytg24

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