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Cementificio a Punta Penna, nel coro di dissenso si valuta il ricorso al Tar

La posizione del Wwf rispetto al progetto di realizzazione dell'impianto a ridosso dell'area protetta

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Chiede un tavolo di confronto non riservato soltanto alle associazioni ambientaliste ma aperto anche alle realtà economiche e nel frattempo valuta, insieme all’ufficio legale, un eventuale ricorso al Tar.

Il Wwf aggiunge la sua voce al coro dei no al cementificio nella fascia di rispetto della riserva naturale di Punta Aderci e critica il parere favorevole alla valutazione di incidenza ambientale (Vinca) rilasciato dal dirigente dell’Urbanistica, Stefano Monteferrante relativamente alle immissioni in atmosfera derivanti dall’attività di produzione di leganti idraulici a freddo (cemento).

Il parere da adito a non poche perplessità”, sostiene il Wwf, “in particolare per le motivazioni con le quali vengono considerate poco pertinenti le osservazioni presentate da associazioni ambientaliste e da altri soggetti interessati. Nel merito poi appare addirittura risibile la soluzione di limitare l’enorme impatto di circa 50 camion al giorno che trasportano 504.000 tonnellate l’anno di materia prima dal porto allo stabilimento semplicemente con l’obbligo per tali mezzi di procedere a 30 km orari. Una soluzione che nei mesi estivi, quando in quell’area c’è un enorme afflusso di turisti, peggiorerà addirittura la situazione anziché alleviarla per l’inevitabile rallentamento anche del traffico privato”.

Anche Articolo Uno-Mdp, partito in cui milita l’assessore all’Ambiente Paola Cianci (di cui sono state chieste le dimissioni), ribadisce la propria contrarietà e prende le distanze dal parere favorevole del dirigente comunale. Lo fa attraverso il coordinatore cittadino, Francesco Del Viscio e il capogruppo consiliare Marco Marra.

“Nel rimarcare un certo stupore nella tempistica del rilascio di questo parere (proprio a ridosso della campagna elettorale per le politiche del 4 marzo) proseguiamo con sempre più determinazione nel contrastare qualsivoglia progetto che riterremo incompatibile con la tutela e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico ed ambientale della città”, sostengono Del Viscio e Marra che rispediscono al mittente la richiesta di dimissioni dell’assessore Cianci e comunicano di aver richiesto la convocazione del Consiglio comunaleper affrontare la discussione su questo tema confrontandoci con tutte le forze politiche in modo chiaro e trasparente”.

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