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Pronti per l'assalto ad un bancomat, arrestati con l'esplosivo nell'auto

Tre persone bloccate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto

redazione
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Tra materiale esplodente, manufatto da utilizzare come 'ariete', chiodi a tre punte per evitare gli inseguimenti delle forze dell'ordine ed altri strumenti atti allo scasso e all'effrazione, avevano di tutto per compiere un assalto ad un bancomat del territorio vastese.

C'è questa ipotesi dietro l'arresto di tre persone - tutte della provincia di Foggia, due uomini e una donna - operato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Vasto. L'accusa a loro contestata è quella di trasporto e detenzione di materiale esplodente, con l'aggravante dell'aver agito in tre persone.

A ricostruire i fatti, nel corso di una conferenza stampa presso la sede della Compagnia di Vasto dell'Arma, è stato il comandante, maggiore Amedeo Consales.

Il terzetto, D.S.L, 57 anni di Ortanova, suo figlio D.S., 17 anni, e D.M., 32 anni di Stornarella era a bordo di un'Audi 'A3' fermata per un controllo sulla Statale 16 Adriatica da una pattuglia di militari in abiti civili nei pressi del casello autostradale di Vasto Nord. I tre occupanti – racconta Consales – hanno da subito manifestato un evidente nervosismo e con l'ausilio di altri Carabinieri si procedeva ad un'accurata perquisizione della vettura.

A bordo ecco un ordigno esplosivo artigianalmente prodotto, una cosiddetta 'marmotta' ad alto potenziale detonante; un manufatto in acciaio da utilizzare come 'ariete' per un assalto, ed ancora passamontagna, guanti da lavoro, altri strumenti atti allo scasso e una quindicina di chili di chiodi a tre punte, comunemente utilizzati per vanificare gli inseguimenti delle forze dell'ordine.

L'ordigno, in particolare, conteneva circa 450 grammi di polvere pirica e, già pronto per l'uso, veniva disinnescato e messo in sicurezza dagli artificieri del Comando provinciale di Chieti. “Tutto il materiale rinvenuto e sequestrato – dice il maggiore Consales – induce a ritenere che fosse propedeutico ad assaltare sportelli bancomat del territorio mediante l’inserimento della 'marmotta' nell’erogatore del danaro contante. La deflagrazione avrebbe prodotto lo sventramento della cassa bancomat con il conseguente impossessamento del danaro ed inevitabili danni strutturali all’istituto di credito prescelto e all’immobile". 

Al termine delle formalità di rito i tre, senza precedenti specifici, venivano associati rispettivamente presso la Casa Circondariale di Vasto, la sezione femminile del Carcere di Chieti e presso il Centro di Prima Accoglienza de L’Aquila a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di Vasto, Gabriella De Lucia e del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni de L’Aquila, Roberto Polella.

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