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Presidenza del Consiglio comunale, non passa la mozione di sfiducia a Forte

Otto esponenti della minoranza non arretrano: "La ripresenteremo ogni 20 giorni"

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Otto si, sedici no e una scheda bianca. Una maggioranza coesa e compatta ha respinto ieri la mozione di sfiducia al presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte presentata da 8 consiglieri di opposizione con prima firmataria Dina Carinci del Movimento 5 stelle.

Una votazione scontata, ma che è riuscita lo stesso a portare scompiglio nella compagine di centrosinistra, la quale ha retto il colpo e, nonostante i malumori interni, ha fatto quadrato su Forte.

I proponenti però non si danno per vinti e avvertono che “ripresenteremo la mozione ogni 20 giorni. Gli interventi contro il presidente, finito sulla graticola anche per gli articoli pubblicati sulla testata on line che dirige, sono stati durissimi.

Forte è stato accusato di non svolgere il suo ruolo con imparzialità e di essersi trasformato da “arbitro in giocatore”.

La maggioranza ha respinto le assurde ed immotivate contestazioni mosse dai consiglieri di opposizione”, commenta il sindaco Francesco Menna, “è l’ultimo dei tentativi portati avanti dalle opposizioni per scardinare la maggioranza al Comune di Vasto. Il consiglio ha dato nuovamente fiducia a Peppino con un numero di firme superiori a quelle ricevute al momento della sua elezione l’8 luglio 2016. Con questa opposizione ci dobbiamo aspettare altre richieste di dimissioni. Spiace dover rilevare che anziché discutere dei problemi della città, si blocchi ogni attività per parlare della sfiducia al presidente Forte. E’ l’ennesima brutta figura di questi signori”, conclude il primo cittadino.

La votazione a scrutinio segreto è arrivata dopo un lungo dibattito in cui i firmatari del documento hanno accusato Forte di violare sistematicamente il regolamento e di aver tenuto nascosto ai consiglieri la relazione della Corte dei Conti sulle criticità finanziarie ravvisate dai giudici contabili”.

Gli interventi di Dina Carinci, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Alessandro D’Elisa, Francesco Prospero, Davide D’Alessandro e Vincenzo Suriani sono stati durissimi.

Forte li ha ascoltati in rigoroso silenzio, ringraziandoli di volta in volta, ma alla fine si è alzato e ha replicato con la voce rotta dall’emozione.

“Ringrazio i colleghi che hanno respinto la mozione”, ha detto il presidente del Consiglio, “il loro voto mi è di sollievo e mi incita a guardare avanti. Mi è stata offerta la possibilità di verificare l’indice di gradimento e la stima verso la mia persona. Ribadisco la correttezza del mio comportamento e la circostanza che nessun atto di sabotaggio è stato messo in atto dall’ufficio di presidenza”.

In mattinata l’assemblea civica era stata impegnata nella discussione delle interrogazioni. Momenti di altissima tensione si sono registrati tra D’Alessandro e il sindaco Menna in occasione dei chiarimenti chiesti dal consigliere di “Vasto 2016” sulla opposizione al decreto ingiuntivo da un milione di euro emesso dalla Pulchra (la società che gestisce il servizio di igiene urbana) e dichiarato nullo dal Tribunale per la tardiva iscrizione al ruolo.

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