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Cotir all'abbandono: "Ci vogliono morti, ma dentro le mura c'è ancora un cuore che batte"

Lavoratori senza stipendio da marzo 2015 e senza guida. Pure i commissari liquidatori hanno lasciato

redazione
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In completo abbandono il Cotir di Vasto.

Il centro di ricerca in campo agricolo di località Zimarino, di competenza della Regione Abruzzo, resta in una situazione a dir poco delicata.

"Continuiamo a farci portavoce della drammatica situazione che sta vivendo il Cotir e il personale oramai senza stipendio da marzo 2015 ed anche senza una guida, visto che i 4 commissari liquidatori nominati per rilanciare la ricerca in Abruzzo si sono dimessi ed ora brancoliamo nel buio - scrive in una nota Marilena Di Tullio, a nome dei lavoratori della struttura vastese - . Raccontare la nostra vicenda in poche righe è complicato, ne abbiamo viste troppe ma mai come in questi ultimi tre anni.

Siamo nati con legge regionale - aggiunge -, per volontà della Regione Abruzzo titolare dell'iniziativa, che ha visto realizzare con un finanziamento totalmente pubblico le strutture, l'azienda sperimentale, laboratori di analisi oltre alla nostra selezione effettuata con un bando pubblico a tutti gli effetti esperito dal Cotir in nome e per conto della Regione Abruzzo (tutto documentabile, anche perché abbiamo intrapreso un ricorso presso il Tribunale del Lavoro di Vasto).

Vi sfido a trovare se oltre ai due centri regionali di ricerca Crab e Cotir ci sono altre partecipate che all'interno ha personale selezionato con un bando pubblico come il nostro, tutto ciò confermato anche in una seduta della Commissione di Vigilanza".

Siamo stati mortificati come lavoratori e come persone non abbiamo diritto ad avere risposte che ora chiediamo pubblicamente. Siamo sbalorditi".

L'ultima nota dei lavoratori ha un titolo: "Ci vogliono morti, ma dentro le mura del Cotir c'è ancora un cuore che batte". E in attesa di qualche riscontro che pur dovrà arrivare, il personale non smette di lottare.

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