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Mercato di Santa Chiara al centro di Vasto, "contenitore" da rilanciare

Diverse le iniziative in cantiere per la valorizzazione della struttura dopo l'ammodernamento completato a fine 2015

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Inaugurato in pompa magna il 3 dicembre del 2015, dopo quasi un anno e mezzo di interventi di ristrutturazione costati circa 200 mila euro, il rinnovato Mercato di Santa Chiara, coi suoi nuovi 50 banchi espositivi, sembra non avere ancora trovato una sua identità moderna e contemporanea.

Quel giorno, quando, dinanzi ai vertici di Confcommercio e al Prefetto di Chieti, l’allora sindaco Luciano Lapenna lo definì ‘un contenitore storico patrimonio della città’, probabilmente nessuno avrebbe immaginato che il nuovo mercato sarebbe rimasto una sorta di incompiuta, dal momento che ogni giorno, dal lunedì al venerdì, appare sì come un contenitore, ma vuoto.

"Gran parte della causa – ci ha spiegato Franco Menna, presidente dell’associazione temporanea di imprese Cia-Confesercenti che gestisce la struttura, dopo essersi aggiudicata l’appalto-bis indetto dal Comune di Vasto con una offerta di canone annuo di 13 mila euro – è da attribuirsi anche al fatto che molti titolari delle licenze nella struttura sono ambulanti e, quindi, sono impegnati ad esporre e vendere i loro prodotti nei vari luoghi dove ogni giorno si tengono i mercati locali e, finora, nessuno si è reso disponibile ad occupare le postazioni nei giorni con minore affluenza dovendovi poi rinunciare al sabato".

Menna, che aveva allora sottolineato come "per la nostra organizzazione (Confesercenti, di cui è il presidente provinciale, ndr) si tratta di una sfida entusiasmante", ci ha illustrato le varie iniziative che l’ati sta approntando nel breve termine per ridare slancio alla valorizzazione della struttura, iniziative che saranno affiancate da opportune e moderne campagne di promozione curate da un’importante agenzia di comunicazione.

Tra le prime a trovare attuazione dovrebbe essere quella di garantire sempre l’apertura contemporanea di almeno un banco per tipologia merceologica (carne, salumi, latticini, frutta e verdura, pesce), in modo tale da iniziare a fissare dei paletti per riaffidare al Mercato di Santa Chiara un ruolo centrale di riferimento soprattutto in quel centro storico che per molti anni si è detto di voler rivitalizzare.

E sulla scia di questi intenti ecco la seconda proposta: "E' nostra intenzione – ha detto Menna – adoperarci perché durante la stagione turistica si giunga ad allungare l’apertura quotidiana del mercato fino alle 24. Una scelta che potrebbe consentire, ad esempio, di proporre anche la degustazione di prodotti tipici locali’.

Resta, comunque, il nodo dei tanti banchi vuoti durante la settimana. "Stiamo cercando soluzioni anche per questo aspetto – ci confida il presidente – ad esempio pensiamo di metterli a disposizione per eventi socio-culturali quali spettacoli, mostre ed esposizioni, che oltretutto rappresenterebbero un ulteriore meccanismo per richiamare gente in centro".

Dunque, sono tante le novità che si prospettano sul futuro prossimo del Mercato di Santa Chiara e che verranno illustrate dettagliatamente nel corso delle prossime settimane, iniziative che, insieme a tutte le attività promosse all’interno della struttura, potranno essere conosciute anche attraverso il nuovo sito web dello storico mercato che l’ati si appresta a pubblicare online, come ci ha confermato Franco Menna.

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