Michel Platini più acclamato del patrono.

A Guilmi, ieri, per la grandiosa festa di San Nicola, è stato lui, le Roi, il più acclamato. Molto più del vescovo di Mira che, per qualche ora, ha dovuto suo malgrado cedere passo e ovazioni all'indimenticato pallone d'oro.

L'ex presidente dell'Uefa, messe da parte le amarezze legate alle vicende dell'organo di governo del calcio europeo, è apparso in paese già la sera prima della festa, accompagnato nella patria abruzzese della ventricina da Nicola Tracchia. Un guilmese di successo, questultimo, trapiantato da tempo in Svizzera dove possiede un prestigioso albergo. Proprio a Nyon, sì nella sede del calcio continentale, dove limprenditore ha conosciuto il numero 10, conquistandone nel tempo amicizia e stima.

Il sindaco e i suoi concittadini, finalmente, hanno potuto stringere la mano e posare per le foto accanto al campione transalpino, che, però, ha dribblato telecamere e taccuini. A loro, ai guilmesi, è bastato vederlo da vicino, coglierne il sorriso mentre il sindaco lo iscriveva di diritto sullalbo doro degli ospiti di prestigio del Comune. A  Platini, prima della partenza, è stato fatto dono della ventricina, il biglietto da visita per eccellenza di Guilmi. Dai palloni insaccati a iosa al principe degli insaccati, curioso accostamento per monsieur Michel.