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Denuncia del WWF: rubate le uova di fratino deposte sulla spiaggia

La presenza del piccolo e raro uccello sulle nostre coste è un "indicatore biologico delle condizioni degli ambienti dunali"

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Si è ripetuto quello che era già successo negli anni passati: i volontari del Gruppo Fratino di Vasto hanno constatato che nei giorni scorsi i due nidi individuati sulla spiaggia di San Salvo sono andati persi: segni indiscutibili di persone che hanno asportato ben 5 uova sulle 6 deposte. Il sesto uovo è stato abbandonato in cova. Comunque, sono state ricevute alcune informazioni spontanee che potrebbero essere utili a risalire agli autori, finora ignoti, degli illeciti.

I soggetti hanno oltrepassato i recinti, sollevato le gabbiette di protezione e fatto sparire le uova. Tutto questo vanifica il lavoro fin qui svolto dai volontari che prestano la loro attività gratuita per la tutela di questa specie di uccello e del suo habitat. Da qualche anno i volontari hanno avuto anche il riconoscimento del lavoro svolto anche da parte dell’Amministrazione Comunale di San Salvo che si sta apprezzabilmente attivando per migliorare le condizioni ambientali necessarie per la riproduzione di questa specie.

Ricordiamo che il Fratino (Charadrius alexandrinus) è un piccolo e raro uccello che nidifica sulle spiagge sabbiose, ma solo su quelle che ancora mantengono un minimo di naturalità. E’ quindi un utile indicatore biologico delle condizioni degli ambienti dunali del litorale abruzzese.

La specie Fratino è tutelata dalla Direttiva Comunitaria e dalla Legge italiana ed è inserita nell’allegato I come “specie particolarmente protetta”. La sua popolazione è in declino nel nostro Paese.

La maggiore minaccia per la conservazione di quest’uccello è rappresentata dalla distruzione e manomissione dell’ambiente dunale.

Le Guardie Giurate Volontarie del WWF sottolineano come il prelievo di uova, nidi e piccoli nati di uccelli sia considerato reato dal nostro ordinamento giuridico e la sanzione prevista è di 1 anno di arresto o l’ammenda oltre i 2.000 euro, così come è sanzionato il disturbo deliberato delle specie protette.

Per il WWF è importante identificare i responsabili di questo vile gesto anche perché oramai non può piùconsiderarsi come gesto isolato. Per questo è indispensabile che i volontari ambientalisti, l’amministrazione comunale e gli operatori balneari più sensibili proseguano nella loro attività sinergica con rinnovato impegno, garantendo, nell'ambito delle loro peculiarità istituzionali, un controllo assiduo e costante del territorio, finalizzato alla tutela e alla fruizione sostenibile del patrimonio ambientale, in cui la presenza del Fratino potràessere considerata un valore aggiunto alle proposte turistiche della nostra costa.

 

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