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Pretende soldi dai genitori e picchia la madre con una pistola, bloccato dal poliziotto vicino di casa

Giovane arrestato con le accuse di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, tentata estorsione e porto di arma clandestina

redazione
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Storia di violenza che fortunatamente non ha avuto un epilogo peggiore quella consumata domenica in un'abitazione di Pollutri.

E' qui che è stato arrestato con le accuse pesanti di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, tentata estorsione e porto di arma clandestina un giovane del posto, 25 anni di età, del quale sono state rese note le sole iniziali, C.S.

La ricostruzione dei fatti, stamattina, da parte del commissario capo Fabio Capaldo, dirigente del Commissariato di Vasto.

Nei giorni scorsi, personale della Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Vasto ha tratto in arresto un giovane residente nel vicino centro di Pollutri, perché responsabile di gravi maltrattamenti nei confronti dei propri genitori che, da alcuni anni, venivano sistematicamente malmenati, al fine di ottenere denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti.

In particolare il giovane, già da tempo, conduceva una vita sregolata e dedita all’uso di stupefacenti del tipo cocaina ed eroina e, per pagare le dosi acquistate, chiedeva continuamente somme di denaro, abbastanza cospicue, ai suoi familiari.

In passato si era reso responsabile anche di tentata rapina e spaccio di sostanze stupefacenti, reati commessi probabilmente per saldare i debiti legati all’uso della droga.

I genitori, in particolar modo la madre, in tante occasioni, per paura di essere picchiati, avevano dato al giovane le somme di denaro richieste che si aggiravano intorno ai 2.000/3.000 euro per volta.

Fino ai giorni scorsi quando, tornato a casa al mattino, aveva preteso circa 3.000 euro, spiegando che quella somma gli serviva per pagare lo stupefacente acquistato in precedenza da una donna di etnia rom.

Alla risposta negativa, aveva impugnato una pistola e l’aveva puntata contro la madre, minacciandola di morte nel caso non avesse trovato la somma richiesta. Nel contempo, l’aveva afferrata per i capelli e trascinata per casa, sferrandole pugni e calci e poi colpendola con il calcio della pistola sul capo, procurandole ferite ed ematomi. Il padre, terrorizzato per quanto stava accadendo, non riuscendo a bloccare il figlio, aveva immediatamente chiamato il vicino di casa, operante nella Polizia di Stato.

Il poliziotto, libero dal servizio, si era subito recato sul posto, allertando anche la Squadra Volante del Commissariato. Nel frattempo, aveva cercato in ogni modo di calmare il giovane, che conosceva praticamente da sempre, senza riuscire nell’intento.

Il ragazzo l’aveva minacciato di non avvicinarsi e con gesto repentino, aveva sfilato la pistola dalla cintura dei pantaloni e aveva tentato di rivolgerla contro il poliziotto che, solo dopo una violenta colluttazione, era riuscito a disarmarlo e a constatare successivamente che l’arma era priva di proiettili. La pistola, modello Beretta 7.65, con matricola abrasa e relativo caricatore, veniva sequestrata.

La donna, accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale 'San Pio' di Vasto, per le lesioni riportate, è stata ricoverata con prognosi di 30 giorni.

Il giovane veniva accompagnato presso gli Uffici del Commissariato dagli operatori della Squadra Volante.

Identificato per C.S., di anni 24, responsabile di maltrattamenti in famiglia aggravati, lesioni personali, tentata estorsione e porto di arma clandestina, dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Vasto, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

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