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Discarica sotto il viadotto dell'A14, tempi 'biblici' per la bonifica dell'area

Situazione problematica in contrada Salce a distanza di mesi dalle segnalazioni dei residenti

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Sono ancora al loro posto, ammucchiati in mezzo ai rifiuti, i quattro fusti di metallo rinvenuti nei mesi scorsi dalle guardie ecologiche del Wwf in contrada Salce, sotto un cavalcavia dell’autostrada A14.

I bidoni non sono stati ancora rimossi per procedere alla bonifica della zona e la loro presenza, oltre ad essere fonte di preoccupazione, espone a rischi. Nei giorni scorsi c’è stato un principio di incendio. Il fumo denso che si è sprigionato dai rifiuti ha innescato una nuova protesta dei residenti, i quali da tempo hanno segnalato la presenza della discarica abusiva.

La settimana scorsa sono venuti Forestale e Arta”, racconta Maria Perrone Capano che abita in quella zona, “quelli sono rifiuti pericolosi, barili con sostanze che puzzano da morire e sopra c’è l’autostrada. Cosa potrebbe succedere se dovessero esplodere e, soprattutto, di chi la colpa? È evidente che qualche piccola impresa edilizia la sta usando come discarica, l’anno scorso abbiamo trovato anche una lastra di eternit. Ho chiamato più volte il Comune, ma senza risultato. Nel frattempo sono iniziati i controlli sulla raccolta differenziata: vengono multati non solo quelli che non la fanno, ma anche chi compie qualche errore. La cosa assurda è che se non riescono a identificare il proprietario del sacchetto incriminato fanno la multa a tutto il condomino. Però non si fa niente per rimuovere i fusti contenenti con ogni probabilità materiale tossico. Ma che sistema è mai questo?”, conclude.

Un rapido intervento di bonifica era stato sollecitato lo scorso mese di dicembre da Claudio Allegrino, coordinatore delle guardie volontarie del Wwf che ha presentato una circostanziata denuncia in Procura.

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