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Si continua a scavare al Rigopiano. L'angoscia e l'attesa dei parenti dei dispersi

Tra le persone che mancano all'appello la giovane vastese Jessica Tinari ed il suo ragazzo Marco Tanda

redazione
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Si continua a scavare all'Hotel Rigopiano, sommerso dalla slavina.

L'attività dei soccorritori nell'area della struttura ricettiva di Farindola, spazzata via dall'enorme quantità di neve, detriti e alberi staccatasi mercoledì intorno alle 17,30, va avanti senza sosta: la gioia per i superstiti non manca, ma si fanno, comprensibilmente, pure i conti con l'attesa e la grande angoscia dei parenti dei dispersi ed il dolore di chi ha perso un proprio caro in quell'"inferno".

"Abbiamo i nostri cari sepolti da oltre 8 metri di neve e ci lasciano senza comunicazioni":  La richiesta di attenzione, a nome di un gruppo di familiari, perviene da Mario Tinari, il papà di Jessica, la ragazza di 24 anni di Vasto in vacanza al Rigopiano con il suo fidanzato, Marco Tanda, 25enne di Macerata. Come riportato in un articolo del Corriere della Sera, le risposte arrivano a ritmo lento, i nomi vengono forniti con cautela, quando si ha la piena certezza del destino di chi coinvolto, accrescendo ansia e stress di chi aspetta e spera nel 'miracolo'.

Ore durissime, per tutti.

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