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Il vino dell'”Azzurra” della Fondazione Mileno: impegno ed orgoglio per 'ragazzi speciali'

Quattro le tipologie di prodotto per il 'Tenute San Tommaso' a Vasto Marina

redazione
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Frutto della vite e del lavoro dell'uomo”: la citazione liturgica sulla retro etichetta delle bottiglie di vino prodotte dalle Tenute 'San Tommaso' dà conto dell'impegno dei ragazzi assistiti e del personale del centro 'Azzurra' dell'Istituto 'San Francesco d'Assisi' di Vasto Marina.

Ed è stata di nuovo 'doc' la produzione del buon prodotto, in quattro tipologie diverse alla fine, per un'attività che si ripete e si rinnova da diversi anni nella sede di località San Tommaso, nelle vicinanze del campo sportivo della località rivierasca.

Questo vino – si legge nello scritto che accompagna la bottiglia – è il risultato dell'impegno degli ospiti del sito di cura 'Azzurra', struttura decentrata della Fondazione Padre Alberto Mileno, in una delle molteplici attività terapeutiche, riabilitative ed occupazionali svolte nel corso dell'anno. Vede impegnati gli ospiti dal momento della vendemmia al prodotto finito in tutte le fasi lavorative. Realizzato esclusivamente con uve Montepulciano, fatte fermentare per 36 ore, insieme alle bucce, e messo a dimora”. E c'è pure spazio per un saggio consiglio: “Chi guida non beve, chi beve non guida...”.

Quattro, come detto, i tipi di vino: “Rosso Speranza”, pensando anche alle attuali difficoltà dei lavoratori alle prese con la questione degli stipendi spesso in ritardo e dei ragazzi assistiti per alcuni dei quali è venuto a mancare il sostegno delle istituzioni, ed ancora “Trebbianco”, “Cerasuolo” e “Nostrum” con le uve proprie della vigna dei terreni del centro ”Azzurra”. Vino che viene ceduto ad amici e collaboratori ricavando anche alcuni proventi utili per attività e bisogni degli stessi ragazzi. E ancora una volta, dunque, la buona volontà e la caparbietà non sono mancate, confermando come - quando adeguatamente supportate e stimolate – queste persone 'speciali' riescano a fare davvero grandi cose. Una sottolineatura, questa, da rilanciare a maggior ragione in una fase storica come l'attuale nella quale continuano a restare sotto la scure dei tagli determinati servizi assistenziali che sono essenziali per alcune persone. La diversa abilità – viene ribadito - non si può curare o semplicemente annullare a colpi di regolamenti, decreti e provvedimenti normativi.

E all'”Azzurra” le attività dei ragazzi non si fermano alla produzione del vino, anzi. Ci sono terreni ed orti da coltivare, la serra, il laghetto con le papere, l'allevamento delle galline e i giardini da curare. Insomma, una vera e propria fattoria che dà modo di esprimersi e vivere in comunità con impegni precisi ed obiettivi da raggiungere.

Un centro di cui Vasto ed il territorio devono andar assolutamente fieri.

 

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