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'Noi non parliamo di pace, la pratichiamo', a Vasto l'incontro con Franco Vaccari

Doppio appuntamento con il fondatore e presidente della 'cittadella' Rondine candidata al Nobel

redazione
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Doppio appuntamento, domenica e lunedì a Vasto, con Franco Vaccari, fondatore e presidente di 'Rondine Cittadella della Pace', candidata al Premio Nobel della Pace nel 2015 per essere riuscita a realizzare, all’interno del borgo medievale in provincia di Arezzo, un “ecosistema” di valori, da cui “irradiare” in tutto il mondo messaggi e contenuti di tolleranza e fratellanza fra le Nazioni.

Domenica pomeriggio un incontro alla parrocchia di San Paolo sul tema "Educare alla solidarietà e alla giustizia per un orizzonte di pace", promosso dal Lions Club Vasto New Century in collaborazione con l'Unione Giuristi Cattolici di Vasto, ieri mattina la presenza nell'auditorium del polo liceale 'Raffaele Mattioli' a confronto con gli studenti. Al centro dell'attenzione, naturalmente, è finita proprio l'esperienza di Rondine.

“Mi sentirete pochissimo pronunciare la parola pace, perché dire pace è facile, fare la pace è difficile e c'è il rischio di svuotare la parola del suo valore autentico – ha detto Vaccari a San Paolo -. A Rondine abbiamo deciso di stare dove, nell'esperienza umana, nasce 'il nemico'. Lavoriamo sul conflitto, che sia internazionale, personale o intrapersonale”.

Nell'appuntamento a scuola sono stati i temi della giustizia, della solidarietà e della pace, rivolti agli studenti e a tutto il mondo della scuola, a finire sotto i riflettori. “Rondine: una goccia con il mare dentro”, questo il titolo dell'evento, ha coinvolto 200 alunni del 'Mattioli'.

Noi non parliamo di pace – ha detto Vaccari – ma pratichiamo la pace. Per cambiare il mondo bisogna rompere gli schemi e compiere il primo passo”.

A Rondine si formano le nuove generazioni di leader in grado di trasmettere un cambiamento reale in tutto il mondo e incidere positivamente negli equilibri tra le nazioni. Giovani provenienti da diverse culture e da Paesi generalmente identificati dalla Storia come nemici (Medio Oriente, Federazione Russa, Caucaso del sud, Balcani, Africa e Subcontinente indiano) arrivano, infatti, nella Cittadella, per studiare e vivere insieme, con la speranza di diventare leader pacifici di domani.

L’introduzione è stata affidata alla vastese Anna Paola Sabatini, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Molise, tra gli organizzatori del tour di Rondine e del presidente Vaccari. “La scuola sia palestra di pace – ha detto la Sabatini – occorre che i docenti e gli educatori trovino momenti di riflessione per recuperare lo slancio utile a superare momenti così difficili e delicati. Perché abbiamo l’obbligo di porci come testimoni di speranza per i giovani”.

Vaccari ha poi aperto il dialogo con gli studenti e parlato della missione di Rondine Cittadella della Pace e delle attività di livello internazionale che coinvolgono decine di ragazzi. Una di queste riguarda il Quarto Anno Liceale d’Eccellenza con lo Studentato Internazionale di Rondine. “Si tratta di un’opportunità educativa, formativa e di studio rivolta a giovani talentuosi e meritevoli di tutta Italia a cui viene offerto di frequentare, nel borgo di Rondine, la classe quarta dei Licei Classico, Scientifico e delle Scienze Umane – è stato detto durante i lavori è un’alternativa all’anno all’estero che darà la possibilità di studiare, ma anche di fare un’esperienza unica a contatto con i 25 studenti internazionali di Rondine, provenienti da paesi in conflitto”.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, tramite un protocollo d’Intesa, ha equiparato il Quarto Anno Rondine all’anno trascorso a studiare all’estero e lo ha riconosciuto come percorso di “Internazionalizzazione di Eccellenza”. Questo consentirà, tramite un sistema di valutazione dello studente che Rondine ha autonomia di definire nei criteri, il rientro degli studenti nella classe quinta della loro scuola di origine.

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