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Beppino Englaro parla della 'dignità della morte' a Palazzo d'Avalos

La tavola rotonda organizzata dal Partito Democratico di Vasto

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La Pinacoteca di Palazzo d’Avalos ha ospitato una tavola rotonda d’eccellenza, organizzata dal Partito Democratico di Vasto, che ha visto quale protagonista Beppino Englaro, padre di Eluana, salito agli onori della cronaca nel 2009, allorquando chiese, dopo una 17 anni di lotta, il diritto di lasciar morire sua figlia.

Relatori della giornata anche il professor Stefano Canestrari del Comitato Nazionale di Bioetica, e Ferdinando Cancelli palliativista ed editorialista dell’Osservatore Romano. Coordinatrice Maria Amato, che con passione e competenza ha compiuto l’arduo compito di rendere un argomento così delicato, quello del fine vita, fruibile alla gremita platea.

Si è parlato del diritto alla intangibilità del proprio corpo, della inviolabilità della sfera corporea, non di un diritto alla morte, e di poter scegliere questo prima che il momento della decisione giunga, con le cosiddette ‘disposizioni anticipate’.  Ferdinando Cancelli, ha parlato della legge 38 del 2010, che sancisce il diritto alle cure palliative, che ancora in troppi non conoscono o non applicano, ‘perché la medicina non può e non deve solo guarire ma anche aiutare a soffrire meno’.

L’intervento di Beppino Englaro, non lascia spazio al respiro, riempie la sala delle parole che spiegano il suo cammino per liberare sua figlia da una condizione di ‘non più vita’, che lei, non avrebbe mai accettato. Le sue parole emozionano ed hanno tutto il peso della pena, che l’uomo che le proferisce, deve aver provato nel superare ogni singolo giorno dei 6.205 che ci son voluti per ridare libertà ad una figlia, perché, come disse Leonardo Sciascia, ‘ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire, ma il morire è l'ultima speranza’.

Numerosi ed interessanti gli interventi dalla platea, gremita soprattutto di medici, che ogni giorno sono chiamati alla vita. Maria Amato ha concluso affermando che ‘i cambiamenti culturali si avverano solo sulla pelle delle persone e attraverso la massa critica, oggigiorno fondamentale’.

Servizio e Video di Antonia Schiavarelli

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