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'No' alle trivelle nella Costa dei Trabocchi: si pianifica una nuova protesta

Comitati e associazioni in movimento: il 24 maggio la data indicata

redazione
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Non c'è soltanto 'Ombrina Mare' al centro delle preoccupazioni di ambientalisti e portatori di interesse del territorio per le 'mire' di diverse compagnie petrolifere nel mare abruzzese. Sempre nell'area della Costa dei Trabocchi c'è pure il progetto 'Elsa 2' ad alimentare ulteriormente il fuoco della polemica.

“Dopo Ombrina Mare – si legge in una nota diramata dalla rappresentanza abruzzese del WWF - arriva l'ok della Commissione Via nazionale anche per Elsa 2, un progetto di ricerca con pozzo esplorativo a soli 7 chilometri dalla riserva naturale dei Ripari di Giobbe”.

La zona interessata è quella di Ortona, sempre nel territorio marino della Costa dei Trabocchi. “Un progetto che – viene ancora evidenziato dall'associazione ambientalista -, viste le grandi similitudini geologiche con l'area di Miglianico, nonostante le smentite della proponente nelle contro osservazioni, avrà le stesse esigenze di Ombrina Mare: una raffineria”.

Sul piano politico si registra l'intervento di Maurizio Acerbo (Rifondazione Comunista): “Le promesse del Pd abruzzese di stop alle trivellazioni erano una presa in giro. Quanto ha detto Landini a proposito del Jobs Act vale anche per la petrolizzazione: Renzi è peggio di Berlusconi. Con l'ex cavaliere le proteste degli abruzzesi avevano portato almeno allo stop dei progetti che minacciavano la costa e del centro oli. Col voto del Pd abbiamo assistito a un diluvio di provvedimenti a favore dei petrolieri che hanno ricevuto tutti il voto di deputati e senatori abruzzesi che beffardamente affollano le manifestazioni 'no oil' per farsi riprendere dalle telecamere. Inoltre continua a stare in piedi un comitato Via sulla cui composizione la nostra compagna Eleonora Forenza al Parlamento europeo e Movimento 5 Stelle in quello nazionale hanno presentato dettagliate interrogazioni che mostrano la presenza di personaggi dalle biografie a dir poco inquietanti”.

Sul piano del movimentismo, intanto, sta muovendo i primi passi l'organizzazione di un'altra ampia manifestazione pubblica per ribadire la contrarietà alle attività di ricerca ed estrazioni petrolifere nel mare abruzzese. Comitati, associazioni e sindacati – riunitisi l'altro giorno in un'assemblea a San Vito Chietino – decidono di scendere nuovamente in piazza contro l'”Abruzzo delle trivelle” ed hanno fissato la data del 24 maggio per la stessa.

Il 13 aprile 2013 fu Pescara la sede scelta, per la prossima bisogna ancora aspettare con in lizza lo stesso capoluogo adriatico, ma anche Vasto e Lanciano

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