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Posizioni debitorie verso il Comune, richieste di atti delle minoranze

Termine di 30 giorni per la risposta. In caso di diniego si procederà a livello penale

redazione
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E' indirizzata al sindaco Luciano Lapenna e al segretario generale Rosa Piazza la richiesta di copia atti di posizioni debitorie verso il Comune di Vasto.

A sottoscriverla sono sette consiglieri comunali di minoranza (Mario Della Porta, Davide D’Alessandro, Nicola Del Prete, Etelwardo Sigismondi, Antonio Monteodorisio, Massimo Desiati e Andrea Bischia).

Di seguito la lettera di richiesta.

I sottoscritti consiglieri comunali, ai sensi dell’articolo 41 comma 2° del Decreto Legislativo n. 267/2000, chiedono formalmente di ricevere copia di tutti gli atti relativi alle posizioni debitorie di chiunque nei confronti dell’Amministrazione Comunale di Vasto per tributi inevasi, contributi o obbligazioni di qualsiasi genere, con specificazione dei debitori, degli importi dovuti e degli anni di riferimento degli insoluti.

La richiesta deve essere evasa con sollecitudine per consentire a questi amministratori comunali di valutare, nell’ambito delle rispettive competenze, la reale situazione creditoria del Comune stesso. Comunque, si assegna il termine di 30 giorni per la risposta, anche ai fini di quanto previsto dall’art. 328 C.P.

Ai consiglieri comunali non può essere eccepito il rispetto della privacy, che attiene invece ad eventuali richieste di privati, poiché i suddetti soggetti istituzionali hanno, oltre che il diritto, anche il dovere di conoscere la situazione economica e patrimoniale del Comune e di concorrere alla sua gestione finanziaria.

In caso di diniego, sarà in primo luogo investita della questione la Commissione di Vigilanza che, ai sensi dell’art. 23 comma 8 del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, ha facoltà di prendere visione e di ottenere copia di tutti gli atti dell’Ente, anche di carattere riservato, al fine di ottenere quanto richiesto. L’ulteriore rifiuto renderà necessario il ricorso a tutte le Autorità sovraordinate, per il ripristino della legalità amministrativa, nonché al Titolare dell’azione penale per le sue valutazioni ai sensi degli artt. 323 e 328 C.P.

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