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Truffatori telematici sempre in 'agguato': occhio alle proposte 'civetta'

Giovane donna denunciata dalla Polizia di Vasto

a cura della redazione
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Tecnica ormai collaudata e sempre 'fruttifera' quella delle truffe telematiche. Almeno fino a quando, dopo una serie di segnalazioni alla Polizia, non è arrivata la scoperta dei raggiri e la relativa denuncia all'autorità giudiziaria.

In azione gli del Commissariato di Vasto, coordinati dal dirigente e vice questore Cesare Ciammaichella, che hanno scoperto e denunciato per truffa una giovane straniera, residente in provincia di Treviso. La donna, ricostruisce Ciammaichella, aveva attivato un “account” su subito.it, da dove attirava ignari clienti proponendo la vendita, a condizioni vantaggiose, di un’auto. E i contatti con i potenziali “compratori” non tardavano ad arrivare numerosi.

Per incassare immediatamente più denaro possibile la donna richiedeva il versamento di 50 euro da parte di tutti gli utenti interessati, come acconto necessario per bloccare l’acquisto dell’autovettura. "Aveva giocato sul fatto - dice Ciammaichella - che molti clienti, una volta appurato di essere stati truffati, non avrebbero denunciato il fatto, in relazione alla cifra irrisoria versata. E sulla carta Postpay, intestata alla truffatrice, di versamenti da 50 euro ne erano confluiti tanti, fino a rendere l’attività illegale molto remunerativa. Una volta ricevuto il denaro la donna interrompeva ogni forma di contatto e naturalmente veniva meno anche l’annuncio con la proposta di vendita che veniva modificato nell’autovettura, ma non nelle condizioni particolarmente favorevoli".

Gli investigatori hanno scoperto che la donna, nelle foto proposte, copriva accuratamente il numero di targa per impedire i controlli ACI da parte dei compratori. E l’utenza telefonica a cui faceva riferimento per eventuali contatti risultava essere sempre la stessa, stessa cosa per  il numero della carta Postepay  dove avvenivano i versamenti. La giovane straniera, B.A., 30 anni, è stata deferita alla Procura di Treviso per truffa aggravata. Era già stata denunciata per una truffa analoga ed ha a carico anche diversi precedenti per furto, nonché il divieto di ritorno per due comuni in provincia di Rovigo.

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