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A Roma per il 'punto della situazione': la vertenza ex Golden Lady sempre sotto i riflettori

Incontro al Ministero. Ieri presidio dei lavoratori in Regione

a cura della redazione
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Incontro oggi pomeriggio, mercoledì 18 settembre, al Ministero dello Sviluppo Economico di via Molise a Roma. Ieri, dinanzi la sede del Consiglio regionale a L'Aquila, nuovo presidio dei lavoratori in occasione della discussione su un'interrogazione del consigliere di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo.

Al centro dell'attenzione, ancora una volta, la 'vertenza infinita' dell'ex Golden Lady.

La convocazione odierna è allo scopo di "fare il punto della situazione" sulle vicende che hanno interessato lo stabilimento della Val Sinello e, in particolare, le risultanze di una 'riconversione fallita' che ha di fatto sconfessato quanto era stato sancito poco più di un anno prima nella stessa sede ministeriale con il subentro delle aziende Silda Invest e New Trade alla Golden Lady.

All'incontro, in programma alle 17, sono stati chiamati a partecipare il sottosegretario abruzzese Giovanni Legnini, un rappresentante di Regione, Provincia e Comune di Gissi e delle organizzazioni sindacali territoriali.

"Questa convocazione, leggendo i contenuti - aveva detto a riguardo Giuseppe Rucci, segretario provinciale della Filctem-Cgil -, dovrebbe essere propedeutica all'avvio di un nuovo percorso di riconversione".

PRESIDIO A L'AQUILA - I lavoratori della ex Golden Lady hanno portato per un giorno il presidio nel capoluogo, davanti all'Emiciclo. Mentre in Val Sinello la New Trade continua la dismissione dell'attività, nell'aula consiliare si dibatteva dell'interrogazione presentata nel 'lontano' gennaio 2013 dal consigliere del Prc, Maurizio Acerbo. L'occasione ha assunto anche un'altra valenza, visto che all'orizzonte c'è l'incontro in programma oggi pomeriggio al Ministero. L'interrogazione di Acerbo intendeva riportare alla luce le responsabilità regionali su una zona industriale poco appetibile per la mancanza di servizi e infrastrutture. Per Chiodi, invece, c'è bisogno di imprenditori seri che indichino le priorità da affrontare. Insomma, nulla di nuovo. Per capire le criticità del nucleo industriale di Gissi basterebbe tracciare su una cartita il tortuoso percorso che tir e mezzi pesanti devono affrontare arrivando dall'A14 e tastare con mano le condizioni delle stesse strade.

L'unità d'intenti per l'incontro di oggi non è da buttare via. Si tratta forse della prima occasione utile per far pressione in sede ministeriale e ribadire che non vi sono margini per continuare la disastrosa avventura della Silda (la New Trade, come visto, ha chiuso già i battenti). La vertenza deve tornare in mano alla Golden Lady che l'aveva accantonata troppo presto. 

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