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Consumo critico, cresce il Gruppo di acquisto solidale di Vasto

Non solo acquisti, ma uno stile di vita basato su equità e solidarietà

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Sono oltre una cinquantina le famiglie che in città hanno aderito al locale Gruppo di acquisto solidale, Gas. Ormai quello vastese è il più grande in Abruzzo. Tra gli iscritti moltissime coppie giovani con figli.

I Gas riuniscono persone che acquistano prodotti alimentari e di uso comune all’ingrosso ma con criteri guida basati sull’equità e la solidarietà. Un sistema sicuramente di risparmio, ma che si differenzia da altri gruppi di acquisto proprio per un approccio critico al consumo, alla grande distribuzione e allo spreco. Particolare attenzione viene rivolta alla filiera corta, alle produzioni biologiche, al rispetto dell’ambiente ma anche della dignità del lavoro. L’aspetto etico è tra quelli che più caratterizzano queste organizzazioni spontanee.

A Vasto il Gas ha come punto di appoggio la struttura dei Salesiani, che ha messo a disposizione al gruppo delle stanze dove poter conservare i prodotti e dove ogni giovedì avviene la distribuzione.

Come ci spiegano gli stessi membri, c’è un’attenzione alla provenienza, alla coltivazione e alla lavorazione dei prodotti. Il gruppo non solo cerca di acquistare quelli a km zero ogni volta che è possibile, ma organizza anche delle uscite e delle visite per controllare che i fornitori rispettino gli standard che loro richiedono. C’è quindi grande cura per la qualità dei prodotti, che si traduce poi anche in convenienza economica. Il mettersi insieme permette non solo di contrattare prezzi migliori perché si acquista all’ingrosso ma anche di avere maggior peso nel fare richieste di qualità e rispetto di certi requisiti.
Non è però solo una questione di acquisti o di riscoperta del cibo sano, è un modo di vedere le cose più ampio e generale, che rimette al centro anche le relazioni umani e la condivisione con amici e vicini, in vista quindi di un nuovo modello di sviluppo. C'è dunque anche l’impegno in una serie diversificata di attività e iniziative, come ad esempio il riciclo degli olii esausti che il Comune non ha previsto. Il gruppo si è attivato anche con delle autoproduzioni. Alcuni aderenti sono essi stessi produttori e quindi si è creata una rete interna che facilità il controllo dei prodotti, l’acquisto ma anche il sostegno alle attività locali. In alcuni casi i produttori hanno predisposto dei raccolti anche in base alla richiesta che veniva dal Gas.

Tra le iniziative non strettamente legate all’acquisto c’è ad esempio la Banca del tempo: mettere cioè a disposizione degli altri del tempo, anche per aiutarli a risolvere piccoli problemi quotidiani. “Magari vai dalla signora anziana che non sa cambiare la lampadina e lo fai tu per lei – spiegano - e lei in cambio ti fa un centrino o qualcosa che comunque è nelle sue possibilità”. Il gruppo si è impegnato anche nell’aiutare chi è in difficoltà: “Abbiamo promosso delle spese extra per le famiglie più povere”. Subito dopo il terremoto in Emilia hanno inoltre comperato una serie di forme di parmigiano che si erano rotte e che i produttori emiliani non avrebbero potuto vendere.
Modalità di acquisto dunque e attenzione a principi solidali, ma anche riscoperta di tradizioni e pratiche desuete che però sono affini alla loro filosofia. Questo porta anche a qualche esperimento, come quello di una giovane coppia che sta provando ad usare per il proprio bambino i pannolini di stoffa.

Non manca poi collaborazione con le realtà locali per iniziative che toccano interessi comuni, come ad esempio la partecipazione alla manifestazione ‘Solidali sulla via del tratturo’ promossa da Il Recinto di Michea e dalla cooperativa Voloentieri per domenica prossima.

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