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Il vastese Antonio Borromeo questa mattina ospite a Mattino Cinque

Il papà ed educatore in marcia per sostenere la bi-genitorialità

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C’era anche Antonio Borromeo tra gli ospiti di Federica Panicucci nella puntata odierna di Mattino Cinque: insieme ad Antonella Flati, Antino Sansone e l’avvocato di quest’ultimo Francesco Palma hanno parlato di affidamento di figli di coppie separate, di minori tolti ai genitori, anche e troppo spesso in modo brutale, per sistemarli in case famiglia dove rimangono per anni sulla base di motivazioni e pareri confusi. In collegamento video anche Silvana Mordeglia dell’Ordine degli assistenti sociali della Liguria.

Dopo aver approfondito la triste e complicata storia di Antino, padre separato la cui figlia è in una casa famiglia da due anni e lui può vederla solo un’ora ogni quindici giorni, la parola è passata ad Antonio.
Lui ha raccontato brevemente la sua esperienza: quella di un papà divorziato che, nonostante l’affido congiunto, può passare poche ore con il proprio figlio di 11 anni, sebbene la madre sia impegnata al lavoro e lui abbia molto tempo da dedicargli. Ha parlato di come quelle ore non bastino per tutto quello che vorrebbero fare insieme e che è normale un bambino faccia, di come suo figlio non riesca a capire l’assurdità dei limiti dell’affido.

Il papà ed educatore vastese ha poi spiegato la sua iniziativa: in marcia da Vasto a Starsburgo per sensibilizzare le opinioni pubbliche, ma soprattutto le istituzioni, sul tema della bi-genitorialità, sull’importanza che un bambino cresca con entrambi i genitori anche quando sono separati. Ha sottolineato come, nonostante ci siano sentenze e leggi che parlino di affido condiviso, all’atto pratico nell’80% dei casi non è così. 
A tal proposito la presentatrice ha ricordato il pronunciamento della Corte europea, che ha messo in luce l’inefficacia delle condanne inflitte dai Tribunali italiani ai genitori separati inadempienti circa i doveri derivanti dall’affido congiunto pur riconosciuto nelle loro sentenze.

In trasmissione Antonio ha portato la croce che dal 25 aprile tiene infilata nello zaino e che ricorda il senso della sua iniziativa, c'è scritto: 'Una croce ormai insostenibile. Bi-genitorialità… insieme si può’. Su quel sagomato sta raccogliendo le firme di tutti i bambini che incontra nel suo viaggio.

Domani Antonio riprenderà la sua marcia, prossima tappa Como.

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