Si difende dalla raffica di pugni dell’avversario con un morso alle parti basse.
Il remake calcistico della celebre zannata di Mike Tyson ai danni dell’orecchio di Evander Holyfield è andato in scena domenica scorsa a Carpineto Sinello. La storia tragicomica arriva da uno dei tanti campi del campionato di Terza categoria abruzzese, dove, nel migliore dei casi, l’erbetta è sostituita da tanta passione, sabbione e piante infestanti.
Ad affrontarsi sono la squadra locale e i gialloverdi di Lentella. In palio tre punti importanti in chiave play-off. Il primo tempo termina con un gol a testa. La tensione è crescente, complice una direzione non impeccabile. Come accade spesso in queste categorie, l’arbitro è un ragazzino che ogni domenica, in cambio di uno scarno rimborso spese, deve fronteggiare le ire di dirigenti, calciatori e tifosi. Dalla sua non ha neanche i guardalinee, indicati dalle due società e intenti a portare acqua al proprio mulino.
Nel secondo tempo due cartellini rossi – uno per parte – fanno da preludio a quello che accadrà più tardi. In seguito a un fallo di gioco, nel finale di gara, nasce un alterco tra l’autore dell’entrata pericolosa (ammonito) e un avversario lentellese che ne chiede l’espulsione. La situazione degenera rapidamente alla vista del rosso diretto. Il giocatore del Carpineto Sinello colpisce con un primo pugno l'altro sportivo: i compagni non riescono a trattenerlo. Seguono altri colpi. Il lentellese cerca di reagire e in quei momenti concitati cade in ginocchio, mentre l’altro continua a colpirlo dall’alto. Nella furiosa cerchia di giocatori e dirigenti – chi cerca di dividere, chi di menare le mani – il gialloverde, da terra, morde alle parti basse l'avversario.
Quando, a forza, i due sono finalmente separati, il calciatore del Carpineto scopre di aver un testicolo lacerato. Il sangue è ben visibile, così come la ferita. La scena cruenta suscita preoccupazione nei presenti. Il giovane avrebbe bisogno delle cure mediche, ma continua a minacciare l’avversario e a stento è trattenuto.
Il finale di gara è condito dal nervosismo e non degenera ulteriormente grazie al lavoro di dirigenti e allenatori di lungo corso che cercano di raffreddare i tanti animi surriscaldati.
Mentre in campo termina 2 a 1 per gli ospiti, la partita, per i due, continua anche dopo. Al Pronto Soccorso di Gissi al carpinetano vengono applicati 7 punti di sutura sulla delicata ferita. Al gialloverde, al 'San Pio' di Vasto, sono riscontrate contusioni al volto e al torace. Ne avranno entrambi per qualche giorno.
Domani arriverà un primo responso del giudice sportivo della Lega Calcio. Lunghe squalifiche sono all’orizzonte. Molto probabilmente la vicenda avrà un seguito legale. L’episodio ha fatto rapidamente il giro dei comuni limitrofi suscitando incredulità . Non è raro, però, che partite di calcio si trasformino in rissa. Qualche settimana fa un portiere dello stesso girone è stato squalificato fino all’agosto 2015. Non sono pochi i dirigenti inibiti per un anno o più dalla Terza alla Prima categoria.
Domenica è toccato a un testicolo lacerato guadagnare la triste ribalta che nulla ha a che fare con lo sport.