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'Licenziata!': donne in prima linea nella lotta per il diritto al lavoro

A Palazzo d'Avalos incontro sulla delicata situazione delle lavoratrici Golden Lady

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Crisi, occupazione, delocalizzazioni, molti i temi caldi trattati nell'incontro organizzato dal Circolo 'Sante Petrocelli' di Rifondazione Comunista con il patrocinio del Comune di Vasto. Presenti molte lavoratrici della Golden Lady di Gissi, colleghe e colleghi della Sixty di Chieti, attivisti dei sindacati e amministratori - tra cui il vicesindaco di Vasto Antonio Spadaccini, l'assessore Marco Marra, il sindaco di Vasto Luciano Lapenna e il sindaco di Cupello Angelo Pollutri - i quali hanno assistito al documentario 'Licenziata!', per la regia di Lisa Tormena, che, attraverso l'interpretazione di un gruppo di operaie della Omsa che si sono cimentate nel teatro di strada, ha 'messo in scena' le problematiche legate alla crisi occupazionale, con la tenace lotta per il diritto al lavoro portata avanti con coraggio da donne che "non si rassegnano a piegarsi alle logiche del profitto". Ad introdurre le testimonianze di sindacalisti e lavoratrici, il segretario cittadino di Rifondazione Comunista, Fabio Smargiassi e il responsabile del settore Lavoro per lo stesso partito, Carmine Tomeo, i quali hanno rappresentato alle lavoratrici della Golden Lady e della Sixty la solidarietà e la vicinanza del partito. "Perdere il lavoro - ha sottolineato una delle lavoratrici della Golden Lady - non significa perdere solo lo stipendio, ma significa anche perdere la propria identità, perché il nostro lavoro, ciò che facciamo, ci rappresenta e ci caratterizza nella società". "Lo scopo di questa iniziativa - ha dichiarato in chiusura l'assessore Marra - è quello di tenere alta l'attenzione sul problema della crisi dell'occupazione che ormai non riguarda più solo la Golden Lady, ma tocca diverse realtà del nostro territorio; mi auguro che quel teatro di strada rappresentato nel documentario possa trovare spazio anche nelle nostre piazze per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti di una crisi occupazionale già troppo sottovalutata".
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