''Un ponte di natura est-ovest che unisca la costa Teatina alla Croazia''. E' questo l'ambizioso obiettivo di un progetto di sviluppo turistico che tende in particolare a valorizzare le varie tipologie di aree protette locali. ''Con il rilancio del progetto Ape - Appennino Parco d'Europa - e con la futura, auspicabile Riserva della Costa Teatina - ha spiegato il candidato sindaco del centrosinistra Luciano Lapenna - l'Abruzzo può essere capofila di un'idea progettuale che può unire due diverse sponde di questo mare in un perfetto connubio fra natura, storia, tradizione ed economia''. Nello specifico, ad illustrare i tratti salienti di questa proposta, è Anna Suriani, candidata consigliere comunale nelle fila dei Democratici di Sinistra. ''L'unico tratto di costa che può rientrare a pieno titolo nel progetto Ape - motiva la Suriani - è quello della provincia di Chieti e del Vastese in particolare, dove la Riserva della Costa Teatina vuole collegare le varie aree protette già esistenti e quelle naturalisticamente più valide utilizzando il percorso del dismesso tracciato ferroviario''. L'idea del ''ponte'' di collegamento nasce dalla considerazione di quello che è il pregevole sistema dei parchi e delle riserve della regione Abruzzo e della caratteristica unica della provincia di Chieti dove il sistema risulta, dalla linea di riva alle più alte vette, senza soluzioni di continuità grazie alle diverse riserve ed oasi pedemontane ed al Parco della Majella. In aggiunta va tenuto in debito conto che luoghi come il Parco del Gargano e le Isole Tremiti, isola di Pianosa compresa, appaiono come un naturale ponte di collegamento con la Croazia e le sue aree protette. Il primo passo, dunque, sottolineano Lapenna e Suriani, sarà quello di approntare uno studio preliminare di fattibilità, a cura della futura amministrazione comunale di Vasto in collaborazione con Regione Abruzzo e Provincia di Chieti, per verificare la possibilità di istituire un ''ponte di natura est-ovest''. ''Con questa idea - conclude Lapenna - intendiamo superare il concetto classico di conservazione delle aree protette per proporre un progetto che includa nella tutela degli ecosistemi la fruibilità e lo stimolo a godere di tutti i beni, sia naturali che artistici''.