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Anteprima dei David di Donatello: Alessandro Di Gregorio al Quirinale

Il regista vastese, premiato per il suo cortometraggio 'Frontiera', tra gli ospiti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella

redazione
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Incontro al Quirinale, stamattina, per i premiati ed i candidati al David di Donatello 2019, la cui cerimonia ufficiale, per la 64^ edizione, è in programma questa sera con diretta su Rai 1.

Tra gli ospiti, ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il regista vastese Alessandro Di Gregorio, che verrà premiato per il suo "Frontiera", vincitore nella sezione dei cortometraggi

"Il David di Donatello - ha detto il Capo dello Stato (discorso tratto da repubblica.it) - è una grande festa per il cinema, il cinema esprime cultura, industria, ricerca. È sogno, magia, ed è parte vitale del nostro Paese. Il suo rapporto con la nostra storia è più forte di quanto si creda, il David è una competizione che si svolge in una vetrina prestigiosa, ma è anche un'occasione per fare il punto sui problemi e le potenzialità del cinema al fine di una progettualità più ricca. Viviamo un momento di cambiamento, i linguaggi si modificano e il linguaggio nel cinema non è solo strumento ma è forma espressiva. La cultura non è separata dalla vita, dai modelli sociali e dai valori e quindi il cinema non sarà mai uno sguardo distaccato sul mondo, non sarebbe amato dal pubblico senza le emozioni che è un modo per andare oltre alle proprie gioie e sofferenze. Sentiamo l'orgoglio del cinema italiano e dobbiamo rendere omaggio a chi ci ha preceduto e a coloro che in questi dodici mesi ci hanno lasciato - ha proseguito Mattarella - i loro film e le loro interpretazioni sono un tesoro che non sarà disperso. Il cinema non è solo dei maestri più illustri, i maestri fanno scuola ma non esiste cinema di serie A e B, i generi dialogano fra loro e sviluppano col pubblico un rapporto sempre nuovo. Dobbiamo affrontare la sfida che abbiamo di fronte con consapevolezza, chi dice che la cultura non è economia non è un vero economista, il cinema europeo non è la somma delle varie identità nazionali ma è espressione di un sentire comune, sentiamo che l'Europa debba offrire maggiore occasioni al cinema".

Mattarella ha chiuso il suo discorso con un "augurio al nostro Paese di avere un cinema che sia all'altezza del passato ma con un linguaggio sempre nuovo e uno sguardo agli spettatori".

Foto dalla pagina Facebook Premi David di Donatello

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