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Percorso d'arte tra il talento e la maestria di Filippo Palizzi

Taglio del nastro a Palazzo d'Avalos per la mostra "Dopo il diluvio" dedicata al bicentenario della nascita del noto artista vastese

redazione
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Taglio del nastro a Palazzo d'Avalos, a Vasto, per inaugurare la più grande mostra dedicata a Filippo Palizzi in occasione del bicentenario della nascita dell’illustre artista vastese.

"Dopo il diluvio. Filippo Palizzi, la Natura e le Arti”, a cura di Lucia Arbace, presenta oltre 200 opere: 150 in prestito da prestigiosi musei (Galleria Nazionale di Roma, Capodimonte, Palazzo Reale, Museo di San Martino, Accademia di Belle Arti e Museo Artistico Industriale di Napoli) ed altre 50 provenienti dalle collezioni civiche di Vasto.

All’inaugurazione hanno partecipato, tra gli altri, Francesco Menna, sindaco di Vasto, Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, Silvio Paolucci, assessore della Regione Abruzzo, Giuseppe Forte, vice sindaco ed assessore ai Beni e alle Attività Culturali di Vasto, e Lucia Arbace, direttore del Polo Museale e curatrice della mostra. L'attore Milo Vallone, in apertura degli interventi introduttivi ai Giardini Napoleatani, ha prestato la propria voce a Filippo Palizzi e l’attrice Franca Minnucci, al termine, ha letto un’inedita lettera di Gabriele d’Annunzio indirizzata all’artista nel 1891.

Hanno inoltre mandato i loro saluti, poiché impossibilitati a partecipare all’evento, Giovanni Legnini, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, l’onorevole Gianluca Vacca, sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali del Turismo, e Pietro Smargiassi, consigliere regionale.

Vasto – ha dichiarato il sindaco Menna – ricorda un’autorevole figura, quella di Filippo Palizzi. Lo ricorda attraverso un grande lavoro durato circa due anni che ha consentito di  stabilire una proficua collaborazione con una personalità autorevole come la direttrice del Polo Museale d’Abruzzo Lucia Arbace. Grazie alla sua professionalità e rete di relazioni possiamo ammirare qui a Vasto la più grande mostra mai dedicata a Filippo Palizzi con opere provenienti dalla Galleria d’arte Moderna di Roma e dai Musei napoletani. A nome della città mi sento in dovere di ringraziarla.  Il titolo della mostra 'Dopo il diluvio' assume un valore particolare per la nostra regione che rinasce dopo i tragici eventi naturali che l’hanno coinvolta. Dopo il diluvio rappresenta tutti noi”. 

E’ la più importante mostra dedicata a Palizzi. Occasione unica - ha aggiunto l'assessore Forte - non solo per gli abruzzesi. Durante i due anni in cui abbiamo lavorato alla sua realizzazione sono stati rintracciati molti documenti inediti. In particolare voglio richiamare una deliberazione assembleare della Casa di Conversazione di Vasto in cui i soci acclamavano Filippo Palizzi socio onorario. In quella circostanza l’artista iniziò una sottoscrizione fra i soci con quote di 5 lire per l’acquisto di un pianoforte che allietò la sede sociale. Abbiamo investito su questo evento impegnandoci anche nella riqualificazione di Palazzo d’Avalos”.

Il presidente D’Alfonso ha evidenziato il valore della cultura come forma più elevata del trasferimento delle eredità: ”Vasto, anche con questa mostra, diventa un riferimento in cui si conciliano natura e cultura”.

Sono certa che Filippo Palizzi sarebbe stato molto contento nel prendere atto di questo tributo - ha detto la curatrice della mostra Lucia Arbace. La mostra lo presenta non solo come pittore ma anche come filosofo e pensatore, proponendo inoltre le sue creazioni nell’ambito della ceramica e dei bronzi come designer ante-litteram. Emerge la sua attenzione alle più moderne tecnologie del suo tempo: per la fotografia, per i progressi nell’arte della stampa e per le prime esperienze del cinema. Questa iniziativa rappresenta una ripartenza della futura critica e un riscatto rispetto a quanti hanno tentato di sminuire la portata del suo operato. L’appuntamento ora è per il 12 luglio con la presentazione del prestigioso volume di 324 pagine edito da Rocco Carabba con i contributi critici di molti specialisti”.

La mostra a Palazzo d’Avalos andrà avanti fino al prossimo 30 settembre

Info orari (clicca qui)

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