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'Tra sogno e realtà', la Notte nazionale del Liceo Classico

Venerdì 13 gennaio l'appuntamento al 'Pantini-Pudente' di Vasto

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Il 13 gennaio 2017 in tutta Italia si celebrerà la Notte nazionale del Liceo Classico.

Il nostro Istituto di VastoPantini –Pudente” ha scelto il tema Tra sogno e realtà.

Appuntamento venerdì, dalle ore 18,30 alle ore 22, in contemporanea nazionale e patrocinato dal Comune di Vasto.

La dirigente scolastica Maria Luisa Di Mucci e la referente del progetto Grazia D'Auria invitano la cittadinanza a partecipare. 

LA PRESENTAZIONE. Sogno e realtà esprimono due concetti apparentemente opposti. Per realtà intendiamo ciò che effettivamente e concretamente esiste, ciò che i sensi avvertono. Sogno è ancora realtà, non tangibile, non intercettabile dai sensi, presente in un mondo parallelo; immaginazione, fantasia, illusioni e pensiero vagheggiante.

Spesso sogno e realtà si sovrappongono o meglio il sogno chiede diritto di cittadinanza e si sostituisce alla realtà. E’ il caso dei sogni profetici nell’antichità: per Omero gli dei possono inviare agli uomini sogni profetici o ingannatori. Sogna Sofocle nell’Antigone una grande città “governata dalle leggi della terra e dalla giustizia giurata degli dei”. Sogna Petrarca il volto di Laura, ormai morta, quando in Chiare, fresche e dolci acque, il poeta alterna memoria e sogno. Sogna Pascoli seduto sulla panchetta accanto alla fanciulla che emerge come un’ombra dal suo passato. Sogna Martin Luther King la società giusta di bianchi e neri riconciliati.

Ma il sogno è anche illusione e può essere menzognero.

Anche la realtà può essere illusoria. Edipo fugge da quella che crede essere la sua città, per non diventare uccisore del padre e marito incestuoso. Proprio nel momento in cui fugge sognando una libertà dalle colpe alle quali sembra essere destinato, fa sì che si compia il suo destino. Si inganna Edipo ma si inganna anche il re Basilio quando si perde dietro la sua utopia del buon governo e vorrebbe negare al figlio il diritto a regnare.

La realtà è ingannevole e il sogno può essere più vero della stessa realtà. Il principe Sigismondo, attraverso una progressiva maturazione, finirà per agire secondo il bene, perché le buone opere non si perdono nemmeno in sogno. E il sogno di Belluca? Il fischio del treno nel racconto di Pirandello sconvolge la sua esistenza ma, contemporaneamente, gli permette di evadere nella sua follia illusoria, nel suo sogno ad occhi aperti.  

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