Le scuole secondarie di secondo grado della città fanno goal insieme, ma per una volta non su un campo di calcio. Il goal in questione è infatti il numero 4 dellâAgenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, è relativo allâistruzione di qualità ed è il il cuore pulsante del programma biennale Generazione Futura 2030, promosso dal Centro Studi di Avis Nazionale con gli istituti superiori cittadini, Avis regionale, provinciale e comunale, Rotary Club di Vasto e Pilkington Italia.
Il progetto che coinvolgerà una ventina di docenti e circa cinquanta studenti in rappresentanza degli istituti superiori âPalizziâ, âMatteiâ, âMattioliâ e âPantini- Pudenteâ, è stato presentato allâItset âPalizzi nel corso di un convegno sui temi di globalizzazione, impatto e cittadinanza globale.
âNel 2015, le Nazioni Unite hanno approvato lâAgenda 2030 con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile articolati in 169 target. Lâistruzione di qualità del Goal 4 poggia le sue basi sulle conoscenze e competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile anche attraverso stili di vita corretti, i diritti umani, lâuguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturaleâ ha spiegato Pasquale Colamartino, presidente del Centro studi Avis. âGenerazione Futura ha tra le sue linee di intervento la promozione dell'innovazione, della ricerca educativa, la progettazione di percorsi per le competenze trasversali e lâorientamento e di quelle legate alla trasformazione digitale, al service learning, ai cambiamenti del mercato del lavoro, alle nuove professioni e alla costruzione di nuovi modelli economici e sociali oltre che alle attività di volontariato e allâeconomia civileâ ha concluso Colamartino.
âGli assi portanti di una scuola aperta al futuro sono la cittadinanza globale e le politiche ambientali. La cittadinanza globale è uno dei valori peculiari a cui si dovrebbero ispirare i programmi di ciascun istituto. Lo scopo è di educare i ragazzi ad aprire e allargare la mente ed il cuore alla dimensione del mondo, ai valori dell'internazionalità in termini di rispetto, di condivisione, di pluralismo e di solidarietà per costruire un mondo miglioreâ ha sottolineato Piero Cattaneo, coordinatore didattico Istituto Sociale di Torino. âPer quanto riguarda invece le politiche ambientali, la cura della nostra casa comune va intesa nel suo più ampio contesto di politica sociale ed economica volta a proporre modalità e strategie per integrare giustizia, stili di vita e attenzione per l'ambiente. Lo sfondo culturale ed educativo dei due assi portanti è rappresentato dalla Laudato Siâ di Papa Francesco che afferma la necessità di promuovere una nuova sensibilità che recuperi i diversi livelli dell'equilibrio ecologico, quello interiore con sé, quello solidale con gli altri, quello naturale con gli esseri viventi, quello spirituale con Dioâ ha detto ancora Cattaneo.
Tra i relatori anche Dario Menicagli, ricercatore della Scuola IMT Alti Studi di Lucca. âInnovare significa spingersi oltre un limite di conoscenza e azione tracciato e assodato. La scommessa dell'innovazione scientifica spesso si basa sul tentativo di estendere lentamente questo confine attraverso una maggiore specializzazione e specificità di ciò che viene studiato. Sebbene questo metodo permetta di raffinare la nostra visione del mondo e dell'uomo, può rivelarsi inefficace per cogliere una prospettiva d'insieme sui grandi problemi della contemporaneità . La possibilità di incrociare e ibridare invece gli strumenti delle diverse discipline scientifiche e tecnologiche apre nuovi spiragli per comprendere il quadro generale di un fenomeno, sbirciandolo da più punti di vista, se si accetta di confrontare le differenti prospettive. Questa sfida di contaminazione e scambio reciproco è alla base dei progetti sviluppati dalla Scuola IMT Alti Studi di Lucca e dalle istituzioni accademiche che cercano di confrontarsi con i cambiamenti sociali ed economici futuri. Una contaminazione che passa attraverso la creazione di un linguaggio comune tra scienziati, ma anche con l'adozione di metodi eterodossi, come il gioco e le nuove tecnologie, per coinvolgere i cittadini e i giovani ad avere un ruolo attivo nella comunità che li circondaâ ha spiegato Menicagli.
La globalizzazione implica anche nuove professioni per il futuro. âLe sfide che ci impone il mondo che abitiamo richiedono una visione di cambiamento trasformativa per un futuro più sostenibile, inclusivo ed equo. I paradigmi di una economia orientata alla sostenibilità e all'impatto sociale, la cosiddetta impact economy, sollecitano uno sforzo condiviso tra tutti gli attori dell'ecosistema e un ripensamento delle competenze di visione, di progettazione, di leadership e di gestione per affrontare questa nuova complessità , per governarla e non esserne governatiâ ha sottolineato Elisa Ricciuti, direttore esecutivo del Cottino social impact campus di Torino.
âLa Pilkington ha già portato il tema della sostenibilità nelle scuole. Essere aperti al territorio vuol dire anche questo. Per una azienda, essere sostenibile significa rappresentare un valore aggiunto. In questa logica, uno sommato ad uno ha come risultato tre e non dueâ ha precisato Graziano Marcovecchio, presidente nazionale Assovetro.
Il convegno è stato animato dai dirigenti scolastici Nicoletta Del Re, Maria Grazia Angelini, Anna Orsatti e Gaetano Fuiano. Tra gli interventi anche quello del presidente del Rotary Arnaldo Tascione, di Ruggiero Fiore, segretario nazionale Avis, di Giulio Di Sante, presidente Avis Abruzzo, dellâassessore comunale Anna Bosco, e di Luigi Di Giosafatte, direttore Generale Confindustria Chieti-Pescara a cui è stata affidata la conclusione dei lavori.
Presentato anche il logo ufficiale di Generazione Futura 2030 realizzato da Maria Muratori, Gaia Di Renzo e Riccardo Potente della V A Grafica e comunicazione dellâItset âPalizziâ.